Consegnati, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania, gli attestati del primo corso di formazione per l’iscrizione all’albo dei soggetti incaricati dall’Autorità giudiziaria
«Oggi è un giorno importante per voi corsisti che avete concluso il percorso formativo permanente per Gestori della Crisi d’impresa e anche per tutti gli enti organizzatori che, in stretta sinergia, hanno dato vita alla prima edizione di questa importante iniziativa. La formazione sul nuovo codice di crisi d’impresa rappresenta una scommessa fondamentale della riforma e ha l’obiettivo di agevolare gli istituti giuridici complessi nell’affrontare efficacemente e preventivamente queste fattispecie».
Con queste parole il rettore Francesco Priolo dell’ateneo catanese ha aperto la cerimonia di consegna degli attestati ai 48 diplomati del corso in Gestori della Crisi d’impresa nato a seguito di un apposito accordo quadro sottoscritto dai dipartimenti di Giurisprudenza e di Economia e Impresa dell’ateneo con gli Ordini dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili e degli Avvocati di Catania.
«La sinergia tra ordini professionali, tribunale e ateneo ha costituito ancora una volta la base per articolare un percorso formativo che si arricchirà di nuovi contenuti per la professionalità dei curatori fallimentari, sempre più consapevoli dell’importanza del ruolo – ha aggiunto il rettore nel suo intervento nell’aula magna del Palazzo centrale -. Il corso è per l’ateneo l’ennesima azione di terza missione rivolta al territorio e al mondo del lavoro, di integrazione tra i diversi ambiti, con una formazione altamente professionalizzante e rispondente alle esigenze di competenze sempre più avanzate in vari settori del sistema produttivo e sociale».
Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo
Il corso, infatti, è stato finalizzato all’iscrizione all’apposito albo professionale (art. 356 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza) e anche alla formazione periodica obbligatoria per chi deve svolgere funzioni di curatore, commissario giudiziale o liquidatore nelle procedure previste dal codice della crisi dell’impresa, su incarico del Tribunale.
La sperimentazione è stata resa possibile dall’intesa con gli Ordini professionali e ciò ha consentito di dar vita a un modello formativo di alta qualificazione, secondo le linee guida della Scuola Superiore della Magistratura e le indicazioni del Ministero della Giustizia. Al centro delle attività formative, temi di natura gestionale, aziendale e giurisprudenziale, in coerenza con le direttive Ministeriali.
«Vi è un estremo bisogno di professionisti altamente formati al fine di velocizzare le procedure e non a caso stiamo già lavorando alla seconda edizione tenendo conto dei risultati raggiunti e delle osservazioni dei corsisti», ha detto il presidente della IV sezione Civile e Fallimentare del Tribunale di Catania Mariano Sciacca.
A seguire il prof. Concetto Costa, presidente della commissione scientifica del corso, ha aggiunto che «il Codice della crisi d’impresa è un testo nuovo e quindi si è proceduto ad una formazione di analisi generale senza poter contare sui casi pratici».
«Il programma, non a caso, era molto variegato con diversi incontri su vari temi che ha visto come relatori e docenti magistrati, professori universitari e professionisti iscritti agli ordini professionali», ha precisato Concetto Costa alla presenza del prof. Salvatore Zappalà, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza.
Un momento dell'intervento di Mariano Sciacca. Al suo fianco Francesco Priolo, Salvatore Zappalà, Concetto Costa e Benedetto Torrisi
«Il corso è nato su impulso diretto degli ordini professionali, in particolar modo dei presidenti Salvatore Virgillito e Antonino Di Stefano, verso i dipartimenti di Economia ed Impresa e di Giurisprudenza – ha spiegato il prof. Benedetto Torrisi, coordinatore del percorso formativo -. Per la sua realizzazione è stata di fondamentale importanza la collaborazione dell’Area della Didattica dell’ateneo, in particolar modo del dirigente Giuseppe Caruso, e la piena gestione amministrativa del Dipartimento di Economia e Impresa. Il corso ha registrato tra i relatori la presenza di un considerevole numero di autorevoli accademici italiani, magistrati di chiara fama e professionisti afferenti agli ordini di Catania. Ed è già destinato a crescere visto che abbiamo ricevuto richieste di adesione e di partecipazione dagli ordini professionali di Siracusa, Ragusa e Caltagirone».
A comporre il comitato scientifico del corso i docenti Michela Cavallaro, Sebastiano Mazzù e Margherita Lazzara (Dipartimento di Economia e Impresa Unict), Concetto Costa, Pierpaolo Sanfilippo e Concetta Marino (Dipartimento di Giurisprudenza Unict), i professionisti Enrico Marino e Marcello Marina (Ordine degli Avvocati) e Letizia Guzzardi e Nicolò Notarbartolo (Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di Catania), dal presidente della IV sezione Civile e Fallimentare del Tribunale di Catania Mariano Sciacca e dal magistrato della stessa sezione Fabio Ciraolo.
Il prof. Benedetto Torrisi
I corsisti che hanno conseguito il diploma: Vincenzo Alba, Adriano Alì, Gaetana Allegra, Pasquale Marco Amodeo, Boris Anastasi, Damiana Attardi, Andrea Battaglia, Marco Maria Bennardo, Edoardo Bonaccorsi, Adriana Burgì, Maria Giovanna Cannatella, Giuseppe Salvatore Carianni, Paolo Casicci, Maria Anna Catania, Mariaflavia Cavallaro, Federica Chiarella, Caterina Chiarenza, Chiara D’Aita, Pamela Maria D’Aquino, Alberto Rosario Giovanni Del Campo, Marco Antonio Carmelo Del Campo, Maria Di Tommasi, Carmen Rosa Diolosà, Armando Finocchiaro, Gaetana Foti Belligambi, Mariarosaria Gulisano, Alfina La Piana, Elia Lanteri, Enrica Libertella, Melinda Maria Limone, Anna Rita Lo Giudice, Alessandro Lo Giudice, Alfio Mangiagli, Marco Maria Mangiameli, Corrado Mauceri, Daniela Nulli, Gaetano Panzera, Franca Pappalardo, Gaetano Privitera, Rosa Maria Carmela Pulvirenti, Salvatore Riolo, Renata Saitta, Piera Santonocito, Giorgia Squadrito, Adriano Tribulato, Josephine Urso, Bruno Benedetto Viaggio e Rosambra Giovanna Vincenti.
I corsisti insieme con il rettore Francesco Priolo e i componenti del comitato scientifico