Et voilà! La fille du régiment al ‘Bellini’ di Catania

Per la prima volta al “Massimo” l’opera di Donizetti nell’originale francese per la regia di Marco Gandini, la bacchetta di Giuliano Carella e un cast d’eccezione sullo sfondo dello storico allestimento di Franco Zeffirelli

Marielena Greco (foto di Giacomo Orlando)

Nuova vita per La fille du régiment versione in francese de La figlia del reggimento, l’opéra-comique in due atti di Gaetano Donizetti, riproposto per l’occasione al Teatro Massimo Bellini dal regista Marco Gandini con l’allestimento storico 'a colori' di Franco Zeffirelli.

A raccontare della rappresentazione, durante il Preludio all’Opera del 17 ottobre, sono stati il direttore artistico Fabrizio Maria Carminati, il regista Marco Gandini, il direttore d’orchestra Giuliano Carella e – da un prezioso punto di vista interno e performativo – il tenore John Osborn, che veste i panni di Tonio.

Presenti anche il prof. Giuseppe Montemagno (musicologo e docente di Storia della musica al Conservatorio Bellini di Catania) relatore dell’evento e la prof.ssa Maria Rosa De Luca (musicologa al Disum e delegata ai Rapporti con il territorio e con le realtà culturali).

Un momento della presentazione al Teatro Massimo Bellini

Un momento della presentazione al Teatro Massimo Bellini con l'intervento del regista Marco Gandini

Quello proposto dal 20 al 28 ottobre al Teatro Bellini è un allestimento storico, in lingua originale, che si basa – come ci dice lo stesso regista Marco Gandini – sullo spettacolo realizzato negli anni ‘60 da Franco Zeffirelli per il Teatro Massimo di Palermo. «Gli anni ‘60 hanno rappresentato il periodo aureo nella produzione dell’arte scenica di Zeffirelli e la sopravvivenza di questo allestimento, tra gli altri, testimonia e rappresenta la prova di questo valore implicito», ha raccontato.

Continua il regista: «Lo spettacolo di Zeffirelli è stato prima ereditato da un bravissimo regista e suo collaboratore, Filippo Crivelli, che lo ha riproposto varie volte, con il quale ho collaborato in varie occasioni. Dopo la morte di Crivelli, lo spettacolo è stato rigenerato con una nuova regia, fornendo così nuovi impulsi». Questa, del resto, era anche la linea artistica del maestro Zeffirelli, che per garantire vita attiva a una recita «ha sempre operato così: in modo che lo spettacolo subisca rigenerazioni e non solo trite riprese». 

il direttore artistico Fabrizio Maria Carminati e il regista Marco Gandini

Il direttore artistico Fabrizio Maria Carminati e il direttore d'orchestra Giuliano Carella

Anche alcuni costumi riprendono quelli degli anni ’60: «Anna Biagiotti già costumista di Zeffirelli è anche la nostra; questa collaborazione garantisce evidenti soluzioni di continuità con le intenzioni della riproposizione», ha precisato il regista.

Il Massimo Bellini, inoltre, «si è così inserito nella linea di vari teatri in giro per il mondo nella riproposizione di uno dei lavori di Franco Zeffirelli per festeggiare il centenario della sua nascita». 

«Anche per questo, sono molto contento di essere qui, perché ciò mi permette di ritornare con la memoria al ’93, quando poco più che ventenne seguivo il Maestro Zeffirelli per girare il film Storia di una capinera», ha continuato Marco Gandini.

Soddisfatto anche John Osborn, contento di ritornare a Catania, città in cui è convocato per la seconda volta – la prima era stata nove anni fa, quando gli è stato conferito il prestigioso premio “Bellini d’Oro” – ma in cui di fatto si esibisce per la prima volta.

Giuseppe Montemagno, Marco Gandini, Fabrizio Maria Carminati, Giuliano Carella, John Osborn, Maria Rosa De Luca

Da sinistra Giuseppe Montemagno, Marco Gandini, Fabrizio Maria Carminati, Giuliano Carella, John Osborn, Maria Rosa De Luca

Il tenore è già navigato sull’opera donizettiana in questione, avendo già vestito i panni di Tonio per ben nove volte e sentendosi particolarmente legato al personaggio per via delle sue origini rurali (proviene dall’Idaho) e dagli acuti che caratterizzano l’esecuzione delle sue parti «per dimostrare la gioia del canto».

Tra l'altro Osborn apprezza l’opera donizettiana e il personaggio multi-prospettico di Marie che «inizia come figlia del regimento ma durante lo svolgimento deve diventare una donna di classe, quindi, vive una battaglia interiore, un contrasto molto umano tra i suoi sentimenti».

La prof.ssa Maria Rosa De Luca ha puntualizzato come questo spettacolo restituisca «un impatto sulla produzione di Donizetti, che è vastissima, e ci mette di fronte alle scelte e alle sfide di un compositore che si trova a Parigi, che dal biennio ‘38-‘40 si sforza di intercettare i gusti di una capitale dello spettacolo, dove appunto vi erano numerosi teatri, pertanto era necessario sintonizzarsi con l’orizzonte d’attesa del pubblico parigino del tempo».

Un momento dell'intervento della prof.ssa Maria Rosa De Luca

Un momento dell'intervento della prof.ssa Maria Rosa De Luca

Del resto, «la figlia del reggimento è un’opera straordinaria», ha sostenuto il direttore d’orchestra Giuliano Carella, «ai massimi dell’arte donizettiana».

Entrambe le affermazioni sono in linea con quanto proseguirà il prof. Giuseppe Montemagno, nel corso della sua analisi storico-musicologica su Donizetti e la sua opera, che, come lo stesso musicologo ha ricordato, «va in scena per la prima volta nell’originale francese al Teatro Massimo Bellini di Catania. Si conta, infatti, solo una precedente edizione dell’opera avvenuta nel 1981; peraltro, allora come oggi, verrà riproposto lo stesso spettacolo di Franco Zeffirelli».

Fondamentale per il regista Gandini la sintonia con il maestro Giuliano Carella, ribadita a specchio da quest’ultimo: «ho già collaborato in passato [con Gandini] e la presenza di un cast eccezionale in tutti i reparti, oltre che l’osservazione del direttore artistico Carminati, mette insieme gli elementi che contribuiscono a una buona esecuzione e riuscita del progetto».

Non resta quindi che assistere allo spettacolo per poter apprezzare in prima persona.

Parte del pubblico presente al Preludio all'Opera

Parte del pubblico presente al Preludio all'Opera