Erasmus Winter Party, la festa degli studenti europei

“Studiare fuori dal proprio Paese è un’occasione di crescita importante sul piano personale e formativo e anche per stringere nuove amicizie e scoprire nuove culture», ha detto il rettore Francesco Priolo 

Francesca Pia Cassarino

«L’Erasmus è uno dei programmi migliori che l’Europa abbia fatto perché vivere un’esperienza all’estero, studiare fuori dal proprio Paese è un’occasione di crescita importante sul piano personale e formativo e anche per stringere nuove amicizie e scoprire nuove culture». Il rettore Francesco Priolo è intervenuto con queste parole a conclusione della Erasmus Winter Party, l’iniziativa organizzata dall’Unità Operativa Relazioni Internazionali dell’ateneo in collaborazione con le associazioni studentesche Nike, La Finestra, Esn, Aegee e Disummer.

Una “festa” per tutti gli studenti Erasmus che stanno trascorrendo il periodo di studio a Catania scoprendone la città e l’ateneo più antico della Sicilia.

«L’Università di Catania, come sempre, vi ha accolto con calore e si è messo a disposizione per consentire a voi tutti di trascorrere una felice permanenza nel nostro ateneo, formativa sul piano personale e didattico», ha aggiunto il rettore nel corso dell’iniziativa che si è svolta nei locali del Polo didattico “Virlinzi” del Dipartimento di Giurisprudenza.

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo. Al suo fianco i docenti Mattia Frasca e Lucia Zappalà

Una iniziativa che ha permesso agli studenti, provenienti da venti nazioni diverse, di potersi incontrare e confrontare, conoscersi meglio, gustare prodotti tipici catanesi allietati da momenti divertenti e musicali.

«Quest’anno gli studenti Erasmus incoming a UniCt sono aumentati del 40% rispetto al 2023, raggiungendo quota 198. Crescita che si prevede continuerà anche nel secondo semestre», ha spiegato Valentina Barbagallo, coordinatrice dell’Unità Operativa Relazioni Internazionali, supportata nell’organizzazione dell’evento dalle dottoresse Francesca Brancatelli e Alessia Patanè

«Una festa dedicata alla comunità di studenti Erasmus a Unict per stare insieme divertendosi», ha aggiunto la dott.ssa Barbagallo che ha ringraziato i rappresentanti delle diverse associazioni che «non solo hanno collaborato all’organizzazione dell’evento, ma, molti di loro, hanno anche partecipato in prima persona all’esperienza Erasmus».

Un momento della festa

Un momento della festa

Nel corso dell’iniziativa è intervenuto il prof. Salvatore Zappalà, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, che ha augurato «a tutti gli studenti incoming un sereno semestre in ateneo».

A seguire la coordinatrice della cabina di regia per l’Internazionalizzazione d’ateneo, la prof.ssa LuciaZappalà che, insieme con la dott.ssa Barbagallo, si è soffermata sull’importanza del progetto Erasmus.

E ha anche presentato il progetto pilota dell'ateneo catanese Connecting Families, «nato con l’obiettivo di facilitare l’integrazione degli studenti Erasmus nella comunità locale». «Il progetto – ha aggiunto - prevede il coinvolgimento di famiglie del personale docente e tecnico-ammnistrativo come hosting families, pronte a offrire momenti di condivisione attraverso attività culturali, sportive e ricreative».

Un momento dell'incontro

In foto un momento dell'intervento del prof. Salvatore Zappalà insieme con Mattia Frasca, Valentina Barbagallo e Lucia Zappalà

Il delegato al Coordinamento Istituzionale Erasmus, il prof. MattiaFrasca, successivamente, ha presentato alcuni rappresentanti delle cinque associazioni universitarie coinvolte nel progetto e alcuni studenti outgoing che hanno raccontato le loro esperienze da studenti Erasmus.

Sono stati presentati anche alcuni membri dell’Eunice Student Board in rappresentanza di Eunice, l’Alleanza di Università Europea.

L’università di Catania, infatti, insieme con altre nove università europee, fa parte delle European Universities: alleanze transnazionali di istituti di istruzione superiore di tutta l’Unione Europea che  «si uniscono a beneficio di studenti, docenti, enti pubblici e imprese».

L’associazione si occupa di trasformare l’istruzione «da quella tradizionale a quella personalizzata, flessibile, aperta, multiculturale, multicentrica, innovata e coinvolgente, capace di soddisfare le esigenze degli individui».

membri dell’Eunice Student Board

In foto rappresentanti delle associazioni studentesche a supporto delle azioni di internazionalizzazione

Nel corso della serata spazio anche a momenti musicali con la performance della band Moonstorm, vincitrice del premio internazionalizzazione del contest Disummer 2024.

Ed anche per porre qualche domanda agli studenti inconming e outcoming chiedendo loro perché hanno scelto l’ateneo di Catania e se hanno già visitato la città.

Carlotta e Julia, 23 e 19 anni, sono arrivate rispettivamente dalla Germania e dalla Polonia. Si sono dette soddisfatte della loro scelta.

Nonostante abbiano interessi diversi, Carlotta studia medicina, mentre Julia filologia italiana, entrambe hanno scelto l’Italia, in particolare la Sicilia, per migliorare il loro italiano che già studiavano nei loro paesi. «Della città di Catania mi piacciono i paesaggi e il fatto che sia vicino al mare e poi il cibo mi fa impazzire- ha affermato Carlotta - mangerei cannoli alla ricotta ogni giorno». 

Un momento dell'esibizione della band Moonstorm

Un momento dell'esibizione della band Moonstorm

Alexandra, invece, proveniente dalla Slovacchia ha scelto la Sicilia perché le è stata consigliata da alcune sue amiche. «Studiavo già l’italiano nel mio paese, ma non ero mai stata in Italia». «La città di Catania è meravigliosa e ho scoperto una università diversa dalla mia, con modelli organizzativi diversi, e in cui tutti sono ospitali e disponibili», ha aggiunto.

A far da eco anche Marylin, proveniente dall’Estonia, che sognava da sempre di visitare l’Italia e guardando le opzioni, consultando il sito dell’ateneo di Catania, questo le è sembrato il più adatto a lei. «Mi trovo molto bene qui, la città è fantastica e le persone sono amichevoli», ha raccontato.

Alcune studentesse Erasmus

Alcune studentesse Erasmus

Altro giro, altri racconti, anche da parte di due studenti che hanno aderito al progetto connecting families.

Anitta dall’Islanda, studia geologia, e ha scelto Catania perché «la città è più piccola e meno caotica rispetto ad altre grandi città».

Ha già vissuto questa esperienza in una famiglia nel Nord Italia. Ma adesso desiderava intraprendere questa esperienza nel Sud Italia, scegliendo la Sicilia per conoscere usi e costumi etnei oltre ai piatti tipici siciliani.

A seguire Nosare, invece, proviene dal Sud della Germania, studia letteratura ed è appena arrivato a Catania. Anche lui, come ha spiegato, non vede l’ora di conoscere e approfondire lo stile di vita dei siciliani.

Alcune studentesse Erasmus

Alcune studentesse Erasmus

Back to top