È il tema della tesi di Rebecca Fussone con cui ha conseguito il doppio titolo di dottore di ricerca internazionale negli atenei di Siviglia e Catania
L’applicazione dei principi dell’Economia Circolare alle catene di approvvigionamento, con particolare attenzione alle Circular Supply Chains. È il tema della tesi di Rebecca Fussone con cui ha conseguito un prestigioso doppio titolo di dottore di ricerca internazionale, risultato dell’iscrizione congiunta al dottorato in Sistemi Complessi per le Scienze Fisiche, Socio-Economiche e della Vita del Dipartimento di Fisica e Astronomia "Ettore Majorana" dell’Università di Catania (coordinato dal prof. Andrea Rapisarda) e al dottorato in Ingenieria Mecanica y de Organizacion Industrial della Universidad de Sevilla.
La dottoranda è tutorata dal prof. Jose Manuel Framiñan Torres, docente di Organización de Empresas della Escuela Técnica Superior de Ingeniería per la Universidad de Sevilla, e dal prof. Salvatore Cannella, docente di Ingegneria economico-gestionale al Dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell’Università di Catania. La dissertazione è avvenuta nell’ateneo andaluso davanti a una commissione internazionale composta da cinque esperti di fama.
Un Contributo alla Sostenibilità Globale
La ricerca di Rebecca Fussone si inserisce nel dibattito globale sulla necessità di ripensare i modelli economici tradizionali, ormai obsoleti e inadeguati di fronte alle sfide ambientali e sociali del nostro tempo. In un contesto mondiale segnato dall’esaurimento delle risorse naturali e dall’aumento della produzione di rifiuti, la sua analisi offre una prospettiva concreta per sviluppare modelli produttivi più sostenibili.
La tesi titolata On the dynamics of Supply Chains within the Circular Economy paradigm ha esplorato come le imprese possano implementare strategie di approvvigionamento basate sull’Economia Circolare, riducendo il consumo di risorse, minimizzando l’impatto ambientale e valorizzando materiali attraverso pratiche di riciclo, riutilizzo e ricondizionamento. In particolare, lo studio ha approfondito le configurazioni emergenti delle catene di approvvigionamento circolari e il loro comportamento dinamico nel tempo, con l’obiettivo di dimostrarne la validità economica e ambientale.

Un Traguardo che Guarda al Futuro
L’Economia Circolare non è solo un paradigma teorico, ma una risposta concreta alle sfide ambientali, sociali ed economiche del nostro tempo, che richiedono una trasformazione radicale delle strategie aziendali e industriali. Una formazione accademica internazionale, che combina le eccellenze di più sistemi universitari, non solo arricchisce il profilo scientifico dei ricercatori coinvolti, ma favorisce la creazione di soluzioni innovative grazie all’intersezione di competenze e metodologie diversificate.
Questa sinergia multidisciplinare è fondamentale per affrontare le sfide legate alla sostenibilità e per promuovere pratiche che possano essere applicate in contesti industriali reali, migliorando la gestione delle risorse, riducendo l’impatto ambientale e creando valore economico. Un doppio titolo di ricerca di questo tipo evidenzia il ruolo cruciale della collaborazione tra Atenei internazionali nella formazione di una nuova generazione di esperti, capaci di coniugare rigore accademico e applicazioni pratiche.
Questi percorsi formativi avanzati possono incidere profondamente sulle politiche industriali globali, incoraggiando un passaggio verso modelli produttivi più responsabili e sostenibili, che rispondano alle esigenze di un pianeta sempre più interconnesso e consapevole. La valorizzazione di iniziative simili non è solo un traguardo accademico, ma un investimento strategico per costruire un futuro più sostenibile, in cui ricerca, innovazione e collaborazione internazionale diventino strumenti chiave per affrontare le sfide globali del XXI secolo.
Una co-tutela internazionale di eccellenza
Uno degli aspetti distintivi del percorso di dottorale è stata la co-tutela internazionale tra l’Università di Catania e la Universidad de Sevilla. Questa collaborazione ha rappresentato un’opportunità unica per la dottoranda, permettendole di lavorare in due contesti accademici di eccellenza e di arricchire la sua ricerca con approcci interdisciplinari.
Le attività di studio dell’ing. Fussone, inoltre, sono state finanziate dalla Universidad de Sevilla, mediante i progetti ASSORT - Advanced Support for Smart Operations & Remanufacture, promosso dal Ministero spagnolo della Scienza e dell’Educazione, e ExPliCit - Exploring Plausible Circular futures, promosso dalla Commissione Europea, nell’ambito delle azioni Maria Skłodowska Curie Staff Exchanges. La sinergia tra i due atenei ha favorito la crescita personale e professionale della neo dottoressa, fornendole strumenti avanzati per affrontare le complesse sfide della sostenibilità.

La dottoressa Rebecca Fussone insieme con i docenti e la commissione
Una Commissione internazionale e il riconoscimento del valore scientifico
La commissione di dottorato, composta dai docenti Sergio Fichera (Università di Catania), Luca Fraccascia (Università Sapienza di Roma), Borja Ponte (Universidad de Oviedo), Paz Pérez González e Roberto Domínguez (Universidad de Sevilla), ha riconosciuto il valore scientifico e pratico del lavoro di tesi.
La ricerca è stata apprezzata non solo per la sua solidità metodologica, ma anche per il suo impatto potenziale sulle strategie aziendali e industriali. L’importanza della co-tutela è stata sottolineata dalla commissione, che ha evidenziato come questo tipo di collaborazione favorisca il dialogo tra università di diverse nazioni, promuovendo un approccio interdisciplinare alla ricerca e incentivando soluzioni concrete per le sfide globali.