Nella tre giorni docenti, ricercatori ed esperti dell’ateneo si sono soffermati sulle tematiche dell’ambiente e della sostenibilità al Sud
L’ambiente e la sostenibilità nel Mediterraneo sono stati i temi al centro di Ecomed, la più grande manifestazione su Ambiente e Sostenibilità del Meridione d’Italia. Una tre giorni ricca di iniziative, incontri opportunità e informazione che ha visto migliaia di visitatori tra gli stand di SiciliaFiera a Misterbianco.
Tra gli obiettivi della manifestazione anche quello di accelerare il profondo rinnovamento della Regione Mediterranea nel contesto del Green Deal Europeo estendendo al Sud il baricentro dell’economia circolare e di una sostenibilità concreta e misurabile.
In questo la manifestazione – coordinata per la componente scientifica dal prof. Giuseppe Mancini dell’Università di Catania - si è posta come un potentissimo catalizzatore per la messa in rete dei settori più strategici del made in Italy coinvolgendo imprese, stakeholders e istituzioni dell'intero bacino Mediterraneo.
Un focus particolare è stato rivolto sugli importanti effetti che il Pnrr (presente lo stand dell’Ecosistema di innovazione Samothrace dell’Università di Catania) sta garantendo nel colmare parte dei gravi deficit infrastrutturali delle regioni del Sud, come ad esempio quelli del servizio idrico e della carenza di impianti di trattamento e di riciclo dei rifiuti che permetteranno finalmente di rispettare le direttive comunitarie.
Grande attenzione è stata data alle energie rinnovabili – con importanti riferimenti all’eolico Off Shore e a terra, al fotovoltaico e all’idrogeno grazie anche ad un convegno dei dipartimenti di Ingegneria della Sicilia, ma anche alla progressiva diffusione delle comunità energetiche.
Uno degli stand dell'Università di Catania
Al centro della manifestazione, l’Università di Catania, con i suoi esperti, con le attività di ricerca, con la Terza Missione. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di entrare in contatto con le più grandi aziende sul territorio nazionale, scoprendo tutte le novità tecnologiche ma anche intravedendo concrete opportunità future.
Sempre rivolti ai giovani diversi dibattiti e importanti focus sulle start up innovative, come pure con approfondimenti sull’intelligenza artificiale e sull’esigenza di investire sulla capacità delle donne per accelerare la sostenibilità.
E ancora particolare attenzione, nell’ambito di un convegno dell’ateneo catanese, agli strumenti di finanza sostenibile e governance della sostenibilità senza trascurare le traiettorie di decarbonizzazione, per una transizione sostenibile, che le aree industriali del nostro paese stanno già percorrendo per garantire il necessario benessere nel pieno rispetto dell'ambiente e delle persone.
L'Area della Terza Missione, con l'Ufficio per la Gestione delle Riserve naturali, è stata presente allo stand del Sistema delle Aree protette siciliane dell'Assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente, per promuovere le sette riserve naturali in gestione e sensibilizzare il pubblico sull'importanza della conservazione della natura.
Oltre alle attività di promozione e informazione, il personale delle riserve di Unict (Renzo Ientile e Emilia Musumeci) ha tenuto un laboratorio di riciclo del legno, finalizzato alla realizzazione di cassette nido per uccelli.
Ancora una volta un esempio vincente di sinergia tra Università e Territorio che premia il grande impegno del nostro ateneo.
Lo stand del Sistema delle Aree protette siciliane dell'Assessorato regionale del Territorio e dell'Ambiente