Il microcosmo artistico del Centro Universitario Teatrale diventa sede di un esperimento musicale innovativo, un progetto ideato da Giovanni Ferrauto
Carico di pathos ed espressività, questo nuovo esperimento debutta proprio per Intersezioni, il festival catanese di musica contemporanea.
Il cosiddetto cinema muto, formula passata alla storia per indicare il cinema delle origini tra la fine dell'Ottocento e il 1927 (anno del primo film sonoro, Il cantante di Jazz di Alan Crosland) costituisce un affascinante capitolo nella storia dell'arte cinematografica.
Parole, rumori e musiche che non erano registrate direttamente sulle pellicole del tempo, venivano realizzate attraverso l'uso di didascalie, le performance di narratori vocali (detti imbonitori), la generazione di rumori in sala e con la sonorizzazione di orchestre e pianisti che operavano dal vivo o seguendo delle partiture, oggi in gran parte perdute.
Un momento dello spettacolo
Ma come potremmo rendere nuovamente vivo questo genere oggi, nel 2024? A dare una viva risposta sono stati i musicisti dello Youth String Quintet diretti magistralmente da Yuri Furnari. Il progetto si propone di reinterpretare in una forma contemporanea le evocative atmosfere del cinema muto.
L’intento è quello di trasportare lo spettatore in un viaggio nel tempo, immergendolo nell’epoca d’oro del cinema muto, arricchendola con l’esecuzione dal vivo di musiche originali composte appositamente per accompagnare la proiezione di estratti tratti da capolavori del cinema muto.
La sinergia tra le suggestioni visive e le sonorità inedite crea una esperienza unica e coinvolgente, che celebra e rivitalizza un patrimonio cinematografico di inestimabile valore, offrendo al pubblico l’opportunità di non dimenticare e di riscoprire la magia senza tempo di un cinema “silenzioso” attraverso una lente innovativa e stimolante.
Un momento dello spettacolo
Nonostante l’abbreviazione narrativa delle opere, la scelta di alcune scene esplicative ha reso comunque lineare la narrazione senza snaturarla. Apre la serata Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau, a seguire Das Cabinet des Dr. Caligari di Robert Wiene, Stalker di Andrej Tarkovsky e Il Golem - Come venne al mondo diretto da Carl Boese e Paul Wegener.
Accanto alle interpretazioni cinematografiche si inserisce anche la proiezione di un documentario del 1911, La vita delle farfalle di Roberto Omegna, in cui la musica esegue dolcemente un crescendo armonioso che si adatta alla nascita e alla crescita di questi affascinanti insetti.
I compositori che hanno accettato e brillantemente superato questa sfida includono Matteo Musumeci, Luciano Serra, Magdalena Demetz, Giovanni Nicosia, Andrea Amici e Giuseppe Di Stefano.
I musicisti dello Youth String Quintet diretti magistralmente da Yuri Furnari
Demiurghi di nuove composizioni, hanno infuso nuova vita e una maggiore espressività sonora nei capolavori selezionati per la proiezione al Centro Universitario Teatrale dell'ateneo catanese, emozionando il pubblico che ha partecipato assorto in un’esperienza che ha contribuito a fondere momenti di passato e presente in un intreccio suggestivo.
Diretto da Giovanni Sollima, il festival Intersezioni - organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana con il sostegno finanziario del Ministero della Cultura - beneficia della collaborazione dell’ateneo catanese e del Teatro Massimo Bellini di Catania.
L'applauso del pubblico