Quattro scuole secondarie di primo grado coinvolte in un’iniziativa riservata a studenti normodotati, disabili e minori immigrati. “Hanno vinto tutti i partecipanti”, spiega Luigi Mazzone
Imparare i principi della vita grazie allo sport e i giochi di squadra. Sono gli obiettivi del progetto Super 4 finanziato dal Cusi e da Sport e Salute, che il Cus Catania ha avviato lo scorso maggio per incentivare la socializzazione, il coinvolgimento dei nuclei familiari provenienti da contesti disagiati, e per contrastare ogni forma di discriminazione.
Un progetto che, nei giorni scorsi, ha chiuso i battenti, con l’assegnazione del trofeo Sei-Super 4.
Protagonisti indiscussi gli alunni delle quattro scuole secondarie di primo grado che hanno partecipato al progetto: l’Istituto comprensivo Rita Atria, l’Istituto omnicomprensivo Pestalozzi, l’Istituto comprensivo Statale Vitaliano Brancati di Catania e l’Istituto Comprensivo “Rodari – Nosengo” di Gravina di Catania.
Nell’ottica del progetto, che guarda all’inclusività e al fair play, alle rappresentative scolastiche si sono uniti i ragazzi seguiti dalla Cooperativa Team, che si occupa di attività di accoglienza e integrazione rivolte ai minori.
Attraverso lo sport e i giochi di squadra, giovani immigrati, disabili e normodotati, hanno imparato principi di vita quali avere un’identità come persona e come sportivo, cosa significhi fare parte di un gruppo, ed anche imparare a riconoscersi nei colori di appartenenza e integrarsi nel territorio.
Gli studenti dei quattro istituti scolastici partecipanti al progetto
«Il binomio sport-inclusione sociale è il caposaldo delle attività del Cus Catania», ha spiegato Luigi Mazzone, presidente del Cus Catania, nel corso della cerimonia di consegna dei premi.
Coadiuvato dalla responsabile del progetto Roberta Raffaele, il presidente del Cus Catania ha aggiunto che «Questo progetto, determinante dell’attività del Consiglio da me presieduto, riconosce la missione anche etica, che il Centro universitario sportivo catanese vuole costantemente perseguire».
«Va contrastata ogni forma di discriminazione e intolleranza prodotta da giudizi, pregiudizi, razzismi e stereotipi. Questo primo trofeo è stato vinto da tuti gli attori che hanno partecipato alla realizzazione del progetto», ha detto in chiusura.
Roberta Raffaele, Eugenio Cuccia, Anita Pistone e Luigi Mazzone
Ancor prima di dare avvio alle gare finali, i giovanissimi presenti alla Cittadella universitaria dell'Università di Catania hanno avuto l’opportunità di conoscere due atleti del panorama sportivo catanese e nazionale, dalla comprovata esperienza sul campo: l’ex olimpionica della 4x100, Anita Pistone, e il capitano della squadra di basket maschile impegnato nel campionato di serie B, il cusino Eugenio Cuccia. Entrambi hanno raccontato la propria esperienza di crescita umana attraverso lo sport, oltre che i benefici fisici e mentali derivanti dalla pratica sportiva.
L’assegnazione alla scuola “Rodari - Nosengo” di Gravina di Catania, del trofeo “SeI-Super 4”, rappresenta la fase finale del progetto avviato lo scorso maggio e articolato in quattro fasi: le qualificazioni del torneo di basket 4 vs 4, le staffette multiattività (gare di velocità, staffette e lancio del vortex), il percorso gioco inclusivo e il frisbee, il sitting volley sull’erba oltre ai giochi tradizionali.
Lo staff del Cus Catania