Il ricercatore è stato insignito del riconoscimento biennale conferito dall’Associazione Italiana di Calorimetria e Analisi Termica
È stato conferito a Claudio Tosto, ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, ha ricevuto il prestigioso Premio Lucci 2024, il riconoscimento biennale dell’Associazione Italiana di Calorimetria e Analisi Termica (AICAT).
Il premio, istituito con il supporto della famiglia Lucci per ricordare il collega Alberto Lucci scomparso prematuramente nell’ottobre del 1983, è destinato a giovani ricercatori italiani under 35 che si distinguono per contributi significativi nel campo della calorimetria o dell’analisi termica, arrivato alla XX edizione è stato vinto per la prima volta da un ricercatore catanese.
Un momento della Plenary Lecture
Il riconoscimento è stato consegnato durante il XLV National Conference AICAT 2024, che si è tenuta a Caserta nei giorni scorsi.
Nel corso della cerimonia il dott. Tosto ha presentato una Plenary Lecture, durante la quale ha illustrato i risultati delle proprie recenti ricerche scientifiche incentrate sulla Scienza e Tecnologia dei Materiali, con particolare riferimento all’utilizzo dei metodi termici per lo studio di componenti metallici e ceramici realizzati mediante manifattura additiva.
L’ing. Tosto riceve il premio dal past presidente AICAT prof. Arena e dalla figlia del compianto Alberto Lucci
Il lavoro premiato ha dimostrato l’efficacia di queste tecnologie nell’ottimizzazione della dissipazione termica in dispositivi elettronici di potenza. Tra i risultati più rilevanti, si cita ad esempio lo sviluppo e la stampa 3D di componenti in carburo di silicio, realizzati nell’ambito del progetto di ricerca Samothrace, sotto la supervisione del prof. Ignazio Blanco e del prof. Gianluca Cicala.
Il campo principale di applicazione sono i dispositivi di potenza che, nella pratica, sono i dispositivi (come ad esempio gli inverter) che si trovano nelle macchine elettriche e in dispositivi per energia verde (come ad esempio il generatore per energia eolica). La stessa tecnica può essere d’interesse per raffreddare i chip.
L'ing. Tosto insieme con il prof. Ignazio Blanco