Il ricordo di Gianluca Cicala, allievo del past rettore Antonino Recca e vicedirettore del Dipartimento di Ingegneria civile e architettura
Martedì 9 luglio 2024 è improvvisamente scomparso il prof. Antonino Recca, già ordinario di Scienza e Tecnologia dei Materiali, preside della Facoltà di Ingegneria e rettore dell’Università di Catania dal 2006 al 2013. Al termine della cerimonia religiosa si è tenuto un momento di commemorazione nel cortile del Palazzo Centrale dell’Università.
Il ricordo di Gianluca Cicala, allievo del past rettore Antonino Recca e vicedirettore del Dipartimento di Ingegneria civile e architettura
Oggi per me è un giorno particolarmente triste per la perdita del mio Maestro di cui ricorderò alcuni tratti dell’uomo e dello scienziato.
Il Prof. Recca si era laureato in Chimica nel 1973 all'Università di Catania con il massimo dei voti. La sua carriera accademica si è svolta interamente presso il ns ateneo.
Nel 1982 è diventato associato in Chimica e nel 1986, a soli 37 anni, ha assunto il ruolo di professore ordinario sempre in Chimica. Il prof. Recca, aveva un carattere che definirei magmatico, come avrà modo di apprezzare chi lo ha conosciuto. Ha sempre avuto curiosità e tenacia nel ricercare costantemente soluzioni innovative viste anche come potenzialità ed opportunità di crescita da offrire alla comunità accademica. Proprio per questo motivo, la sua iniziale carriera è stata costellata da diverse esperienze internazionali accomunate da un tratto distintivo, ovvero, il costante ritorno nella sua terra come fautore di nuove iniziative.
In particolare, tra il 1976 e il 1978, ha svolto diversi periodi di studio in America e Germania. Tra questi, quello che amava ricordare era sicuramente il periodo trascorso nel gruppo del prof. Stille, durante il quale, aveva approfondito lo studio delle chinoline come strutture aromatiche in grado di sviluppare materiali dalle elevate proprietà termiche. Toni ha sempre ricordato quanto fosse stato bello studiare all’estero con il supporto e la presenza dei suoi familiari più cari.
Successivamente, sempre guidato dalla costante ricerca di una crescita umana e professionale, ha svolto un periodo di studio al Dipartimento di Chimica dell’Università di Durham (Inghilterra). Ci tengo a sottolineare questa esperienza perché è in questa fase che Toni ha avuto modo di apprendere la tecnica di analisi ESCA e di conoscere ed iniziare a collaborare con il prof. Dave Clarke allora direttore del dipartimento. L’importanza di questa esperienza è duplice nel percorso di Toni.
Appena tornato in Sicilia il prof. Recca riuscì a fare finanziare l’acquisto di un modello avanzatissimo di ESCA che, ancora oggi funzionante grazie alla cura del prof. Pollicino decano del ns SSD, ha segnato un balzo in avanti nelle ricerche condotte a Catania. Un esempio su tutti i lavori del gruppo catanese sul rilascio in superficie degli additivi contenuti sui film polimerici che, oggi, costituiscono un’analisi che preconizzava la problematica delle cosiddette microplastiche.
Ma Durham segna il percorso accademico di Toni in modo significativo per un ulteriore aspetto. Infatti, Il prof. Clarke altra personalità unica del mondo accademico, nel 1983 diventa vice presidente per la R&D in ICI allora multinazionale leader nel settore della Plastica e dei Compositi.
Toni, ha sempre avuto la capacità unica di intessere e mantenere vivi i rapporti accademici improntandoli al rispetto della persona. Continua a lavorare con Dave Clarke anche nel suo nuovo ruolo e, considerate le dinamiche di sviluppo aziendale, sposta le attività del suo gruppo di ricerca catanese sulla sintesi di materiali macromolecolari per l’industria.
Come ricorda Dave, nella sua lettera di referenza scritta per la candidatura di Toni a Rettore, la sintesi di monomeri contenti fluoro realizzati a Catania hanno segnato un importante passo avanti nella realizzazione dei termoindurenti con morfologia co-continua. Da allora il gruppo di ricerca catanese diventa leader nella sintesi dei copolimeri PES:PEES che rappresentano la chiave di volta dei sistemi epossidici della famiglia Cycom 977 che, tutt’oggi, sono le matrici per compositi qualificate per i velivoli Airbus e Boeing oltre che per diverse autovetture sportive.
Perché tengo a ricordare questo aspetto della vita accademica di Toni? Il motivo è legato al fatto che Toni inizia la sua carriera nell’ambito della chimica sotto la guida del prof. Giorgio Montaudo, professore emerito della nostra Università, e, successivamente, intuite le possibilità di crescita nella neonata Facoltà di Ingegneria si sposta a lavorare ad Ingegneria con la guida del prof. Paolo Finocchiaro, anch’egli prof. emerito del ns ateneo e già preside della facoltà di Ingegneria.
Un momento della cerimonia al Palazzo centrale
L’avere deciso in un quel dato momento di lasciare chimica per investire il proprio futuro sulla neonata facoltà d’ingegneria è un esempio di altri due tratti distintivi di Toni: il coraggio delle proprie scelte e la capacità di visione. Toni, grazie all’esperienza maturata collaborando con ICI, non si limita a continuare l’attività di sintesi ma decide di lasciare il SSD di Chim07, che aveva contribuito a far crescere a Catania ed in cui aveva una posizione di leadership nazionale, per spostarsi nel SSD della Scienza e Tecnologia dei Materiali che è un SSD caratterizzato da una massiccia presenza di ingegneri e con un taglio prettamente orientato alle applicazioni ingegneristiche.
In questa fase stringe altri rapporti professionali con, tra i molti, il prof. Franco La Mantia, già preside della facoltà di ingegneria palermitana e prof. merito, con il prof. Domenico Acierno, fondatore della scuola di ingegneria chimica di Palermo e Salerno e con il prof. Teo Valente, oggi presidente di ASI.
Grazie a questa rete e al continuo rapporto con ICI prima e Cytec dopo, Toni riesce a costruire un gruppo multidisciplinare e, sin dai primi anni 90, offre la possibilità a diverse studentesse e studenti di ingegneria e chimica, compreso me, di realizzare tesi applicative con tirocini retribuiti presso il centro di ricerca di Wilton in Inghilterra. Tutti noi, come anche il compianto Carmelo Lo Faro, allievo di Toni e già presidente di Cytec e di Raython Technologies, abbiamo avuto la possibilità, grazie all’incessante lavoro di Toni, di formarci in un contesto internazionale apprendendo tecniche e tecnologie all’avanguardia.
Ma come dicevo, Toni aveva capacità di visione e rispetto della persona. Per questo motivo ha cercato non solo di promuovere la ricerca ma anche, come ricorda il prof. Pellacani, già rettore dell’Università di Modena, nella sua lettera di referenza per la candidatura di Toni a Rettore, di creare un’università che sia in grado di accogliere e accompagnare ogni studente e studentessa durante il proprio percorso formativo fino al loro inserimento nel mondo del lavoro.
Ispirato e guidato da questo sua direttrice negli anni 2000 Toni, con cui avevo fatto la mia tesi in collaborazione con ICI-Cytec, mi guidò nella scelta del Dottorato che fu articolato con una esperienza in una prima fase in ICI e successivamente qui a Catania. Tornato dall’Inghilterra Toni fece un qualcosa la cui portata mi è fu chiara solo anni dopo.
Ovvero, mi incaricò di trasferire l’esperienza maturata in Inghilterra a Catania con il compito di spostare ancor di più il gruppo verso l’ingegneria dei polimeri e dei compositi. Per mettermi nelle condizioni di realizzare questo obiettivo sin da subito, e con grande spirito di abnegazione e fiducia, mi traferì quasi tutte le sue risorse progettuali aiutandomi ad essere io il responsabile dei progetti non solo informalmente ma anche ufficialmente.
A cosa hanno portato tutte queste attività? Il gruppo formato dal prof. Recca ha visto arrivare in cattedra negli anni e sui SSD Chim07 e Ind22, ben otto ordinari (proff. Abate, Bottino, Blanco, Cicala, Failla, Mamo, Pollicino e Siracusa) quattro associati (Di Pasquale, Latteri, Consiglio, Siracusa) e più recentemente 1 RtdA (Tosto) e diversi tra assegnisti e dottoranti (Saitta e Rizzo). Il laboratorio Polimeri e Compositi dispone di svariate attrezzature e ha gestito un insieme di progetti per un importo complessivo superiore agli 8 milioni di euro. Il gruppo di ricerca ha anche contribuito a istituire il corso di Laurea in Chemical Engineering attivo dal 2012 anno in cui lo stesso Toni, come Rettore, compì i passi decisivi per la sua istituzione.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’etica e la dedizione al lavoro di Toni che ha sempre saputo concentrarsi sul lavoro, nonostante alcune avversità lo abbiano segnato nel profondo, avendo sempre ben chiaro e presente la necessità di costruire per lasciare dopo di sé una realtà solida in grado di proseguire la sua opera. Non so dirvi se in questo saremo capaci ma, come ha scritto Newton, riprendendo Bernardo Di Chartres, “Siamo seduti sulle spalle di giganti, per questo possiamo vedere lontano".
Oggi onoriamo un gigante e quindi, ancora una volta, Toni ha gettato le fondamenta per il futuro.