Intervista al direttore della rassegna Cateno Piazza in vista della kermesse che si terrà dal 12 al 19 novembre
Il Catania Film Fest è giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione, affermandosi sempre di più come una solida realtà culturale nel territorio catanese per il cinema indipendente. Cateno Piazza, fondatore e direttore artistico, è anche co-ideatore e responsabile Area Movie di Etna Comics.
In Sicilia, ma non solo, si è da sempre impegnato per la realizzazione di eventi festivalieri, rassegne cinematografiche, culturali, manifestazioni, iniziative, programmi, interventi e ha partecipato a gruppi di lavoro con diversi maestri del cinema, rappresentando uno dei protagonisti dell’animazione culturale dell’isola.
Al suo fianco, per la realizzazione del festival, ci sono quest’anno Daniele Urciuolo, l’altro direttore della manifestazione, e, inoltre, il critico cinematografico Emanuele Rauco e la regista Laura Luchetti in veste di co-direttori artistici.
Quest’edizione si preannuncia come un appuntamento imperdibile. Saranno presenti diversi ospiti di grande interesse per appassionati e non: da Brando De Sica (figlio di Christian De Sica e regista di film horror indipendenti) a Manuela Ventura, Francesco Foti, Riccardo Cannella, Edoardo Morabito, Donatella Finocchiaro, Giorgio Tirabassi insieme a molti altri.
Ma, seguendo una precisa linea curatoriale aperta al cinema indipendente europeo e mediterraneo, il festival 2023 presenterà degli approfondimenti sul cinema albanese, ambiente recentemente in forte crescita, una retrospettiva sul regista turco Nuri BilgeCeylan,oltre a una grande varietà di masterclass e di conversazioni con gli ospiti.
Abbiamo incontrato Cateno Piazza che ci ha raccontato alcune curiosità sul festival, la sua organizzazione, il rapporto del cinema con la città e come soprattutto i più giovani possano approcciarsi al mondo dei festival cinematografici in Italia e in Sicilia.
Cateno Piazza, direttore del Catania Film Festival (foto Dino Stornello)
Per il dodicesimo anno, il Catania Film Festival offre un’importante vetrina a registi del cinema indipendente, italiano ed europeo. Cosa vi spinge a realizzare questo progetto e quali sono i criteri di selezione dei film?
«Per noi questo progetto è importante per diversi motivi: prima di tutto vogliamo portare ulteriore rilevanza culturale, visibilità nazionale e internazionale alla città diCatania con una valorizzazione e diffusione in tanti luoghi - spiega Cateno Piazza -. Il nostro sogno poi è che il Catania Film Festival possa diventare un punto di riferimento internazionale per il cinema indipendente mediterraneo».
«Ma più in generale la manifestazione è per noi un ottimo osservatorio sul presente e sul futuro del cinema indipendente, incubatore di idee per le linee di tendenza del nuovo cinema. I criteri di selezione sono ben regolamentati e pubblicati sulle nostre piattaforme. In linea generale, i film devono essere indipendenti, i registri devono avere già prodotto altre opere, devono essere presentati in lingua originale. Diamo spazio soprattutto ad anteprime con prime proiezioni», aggiunge.
Quali novità ci aspettano nell’edizione 2023?
«Un programma più dettagliato e studiato con l’obiettivo di valorizzare per la scoperta di nuovi artisti emergenti. Quest’anno abbiamo un parterre più grande di ospiti e per la giuria tecnica sarà possibile incontrare il pubblico così da poter condividere le esperienze. Ogni sera ci saranno proiezioni fuori concorso, eventi speciali, nuove sezioni (come quelle dedicate al cinema albanese e alla retrospettiva di Nuri Bilge Ceylan. Abbiamo cercato di offrire anche spettacoli musicali e tantissime attività per tutti i palati», continua il direttore della rassegna.
Organizzare un evento di tale portata è sempre una sfida. Forse lo è ancora di più a Catania, dove possono emergere difficoltà legate al contesto territoriale. Il desiderio di riscatto, anche culturale, della città può essere una spinta in più per il successo del festival?
«Organizzare un evento o un festival è già di per sé complicato, a Catania, nello specifico, è molto difficile. Ma noi siciliani siamo abituati a combattere contro mille difficoltà. La voglia di farcela è proprio ciò che ci spinge e motiva ad andare avanti, il desiderio di portare tanti film meravigliosi, una pletora di autori e artisti e, soprattutto, la gioia di vedere ospiti e pubblico felici dopo una proiezione o un evento. È il motore trainante che alimenta la macchina del Catania Film Festival», racconta Cateno Piazza.
Da sinistra in foto Daniele Urciuolo, Cateno Piazza e Emanuele Rauco
Che rapporto c’è tra i catanesi e la cultura cinematografica e in particolare con il cinema indipendente?
«Secondo me c’è un bellissimo rapporto, il pubblico catanese è un pubblico attento ed esigente, soprattutto col cinema indipendente. Ma c’è un enorme problema: le distrazioni. Catania è una città enorme e piena di opportunità e a volte i cittadini catanesi trascurano il versante cinematografico preferendo altre forme di aggregazione che possono risultare in contrasto con il cinema. È un’arte che richiede un livello di attenzione alto, bisogna staccare il telefono e non parlare durante le proiezioni. Ci sono tutti quei fattori di distrazione da eliminare che possono allontanare il pubblico dalla sala», continua il fondatore della rassegna.
«Ma quando si spengono le luci, la magia avviene e lì il catanese cinefilo emerge, critico e attento. Il festival punta anche all’educazione cinematografica, per imparare come le immagini trasmettano diverse emozioni, che per me è quello che conta davvero. Il cinema indipendente poi va scoperto e approfondito e, secondo me, siamo sulla buona strada», aggiunge Cateno Piazza.
Quali consigli daresti a un giovane che vorrebbe approcciarsi al mondo dei festival cinematografici?
«Nel caso specifico dei festival, servono molta perseveranza e orecchio, per ascoltare gli altri. Le opinioni altrui vanno assorbite e approfondite. È un lavoro molto complesso dove si entra in contatto con tante persone e professionisti. Un festival è fatto di persone, di ospitalità, di comunicazione e uffici stampa. È un mondo a 360 gradi fatto non solo di proiezioni. È uno spazio dove poter raccontare qualcosa e ogni giorno raccontiamo un tema attraverso i film: dalla sostenibilità ambientale, per esempio, alla violenza contro le donne o al sostegno verso i giovani», racconta Cateno Piazza.
«Devo dire che è un’esperienza fondamentale per un ragazzo che vuole fare l’organizzatore; noi ogni anno collaboriamo con studenti dell'accademia, delle scuole di cinema e delle università, che ci aiutano a organizzare al meglio l’edizione insieme valutiamo la crescita del festival, la sua qualità e soprattutto ci aiutano a dialogare con il nostro pubblico condividendo loro riflessioni e pensieri», ha spiegato in chiusura di intervista.
La regista Laura Luchetti al centro, co-direttrice artistica del Catania Film Festival 2023
Queste sono state le dichiarazioni rilasciate da Cateno Piazza, che ringraziamo, durante la nostra breve chiacchierata. Anche io sto prendendo parte al Catania Film Festival. Nelle vesti di studente del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania ho l’opportunità di entrare a far parte del team di volontari che ogni anno supporta la realizzazione del festival, una realtà che in città va preservata e coltivata e anche noi universitari siamo chiamati a farne parte.
In conclusione, il Catania Film festival comincerà nella serata di domenica 12 novembre, prolungandosi per la settimana seguente fino a domenica 19. In questi giorni il pubblico potrà accedere alle proiezioni e agli eventi proposti dagli organizzatori con l’acquisto di un biglietto o un abbonamento. Quest’anno sono previsti sconti per studenti Unict e spettatori over 60.
Per rimanere aggiornati seguite il festival sui suoi canali social ufficiali, li potrete trovare il programma completo e ulteriori informazioni.