Premiata la ricerca che utilizza le piante come sensori viventi per il monitoraggio dell’ambiente. A conferire il premio l'Institute of Electrical and Electronics Engineers a cui aderiscono oltre 450 mila ricercatori di 160 Paesi
Misurare parametri fisici o chimici di determinati ambienti come le sale dei musei che ospitano le opere d’arte. Da qualche mese è possibile farlo grazie ai Living Sensors che sono stati sviluppati, dal 2019, dal prof. Carlo Trigona, associato di Misure elettriche ed elettroniche del Dipartimento di Ingegneria elettrica elettronica e informatica dell'Università di Catania.
Un'attività di ricerca che ha già trovato diverse applicazioni nel campo delle attività di monitoraggio microclimatico delle opere d’arte: basti pensare a quelle conservate all’interno del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, l’edificio più significativo dal punto di vista storico e artistico del comune lombardo o al sistema messo a punto per il dipinto Ritratto di gentiluomo (1570), attribuito a Domínikos Theotokópoulos detto El Greco ed esposto nella pinacoteca del Museo Civico del Castello Ursino di Catania.
A sviluppare queste attività un team di Misure elettriche ed elettroniche e di Fisica applicata ai Beni Culturali dell’Università di Catania, di cui sono responsabili i docenti Carlo Trigona e Anna Gueli.
Carlo Trigona illustra il sistema Living sensors
Nei giorni la ricerca è stata riconosciuta meritevole anche dall'Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), la più importante organizzazione al mondo nell’ambito dell’ingegneria elettrica ed elettronica a cui aderiscono oltre 450 mila ricercatori e professionisti di oltre 160 Paesi che ha lo scopo di promuovere l’innovazione e l’eccellenza tecnologica e scientifica.
E non a caso la IEEI ha conferito un prestigioso riconoscimento - il premio Best Application in I&M Award - a Carlo Trigona, docente di Misure Elettriche ed Elettroniche del Dipartimento di Ingegneria Elettrica Elettronica e Informatica dell'Università di Catania.
Il premio è uno dei riconoscimenti più importanti all'interno dell'organizzazione che, dopo una rigorosa procedura di valutazione, premia un’applicazione innovativa nell’ambito delle misure elettroniche e dei sensori.
L’annuncio del riconoscimento è arrivato nel corso dell’edizione 2024 della Conferenza I2MTC (International Instrumentation and Measurement Technology Conference) della IEEE che si è tenuta a Glasgow (Scozia).
Il prof. Trigona, come si evince dalle motivazioni, si è distinto per il suo eccezionale contributo scientifico nel progresso dei sensori e, più recentemente, mettendo a punto per la prima volta componenti elettronicivegetali per il condizionamento, basati sulla risposta delle piante a una vasta gamma di fattori ambientali, diventando strumenti di misura a basso impatto ambientale, ecologici e biodegradabili.
Il prof. Carlo Trigona con a sinistra il presidente della I&M Society, Juan Manuel Ramirez Cortés (National Institute of Astrophysics, Optics, & Electronics Mexico), e a destra il presidente della commissione di selezione dei premi, Max Cortner (Boston Scientific Corporation, Stati Uniti)