Le ricadute di Teatri Riflessi 9 e degli oltre 50 eventi proposti. A soffermarsi sull’edizione 2024 sono i direttori artistici Dario D’Agata e Valerio Verzin
«Siamo davvero soddisfatti dei risultati raggiunti: l’Etna sta diventando sempre più una meta centrale anche per professionisti del settore delle arti performative, oltre a rimanere una meravigliosa destinazione turistica». Dario D’Agata e Valerio Verzin, direttori artistici di Teatri Riflessi 9, commentano così l’edizione di quest’anno del festival di teatro e danza contemporanei.
Una edizione che ha registrato più di cinquanta eventi gratuiti offerti al grande pubblico. «Il fatto che così tanti artisti da tutto il mondo vogliano venire in Sicilia, perché la iniziano a vedere come una vetrina per farsi conoscere e scegliere da direttori e direttrici di festival e teatri, da quest’anno anche internazionali, ci riempie di gioia», aggiungono i direttori artistici.
«La risposta del pubblico, inoltre, è sbalorditiva – ci tengono a sottolineare -, le cifre sono davvero imponenti, considerato il tipo di linguaggio portato in scena, quello contemporaneo, che raramente, anche in centri cittadini molto più popolosi, supera i 50 spettatori per rappresentazione».
«Il format ci permette di promuovere un incontro che parla a chiunque e fa dell’arte un bene pubblico e questo resterà al centro anche della prossima edizione, la decima – spiegano Dario D’Agata e Valerio Verzin -. Stiamo già lavorando, infatti, nella speranza di rendere l'evento ancora più capillare, prolungandone la durata ed estendendone il raggio d'azione sul territorio, così da incrementare le ricadute positive”.
Lo staff di Teatri Riflessi 9
I numeri di Teatri Riflessi 9
Lo scorso 21 luglio si è conclusa la nona edizione di Teatri Riflessi, festival di teatro e danza contemporanei di risonanza internazionale con più di 50 eventi gratuiti offerti al grande pubblico: 13 spettacoli di teatro e danza da tutto il Mondo, 2 anteprime nazionali di opere teatrali della nuova drammaturgia contemporanea, 3 opere selezionate dalle azioni del Network Anticorpi XL inserite in 1 serata speciale dedicata alla giovane danza d’autore italiana, 13 film di videodanza fruibili attraverso installazioni e visori VR e 2 proiezioni di film di danza internazionali su schermo.
E ancora 11 performance site-specific in luoghi non convenzionali, 4 presentazioni di libri e 5 laboratori ludo-didattici su libri dedicati ai più piccoli, 3 forum con operatori nazionali e internazionali, artisti e pubblico, 1 pomeriggio di discussione su reti nazionali e internazionali dedicate alla danza contemporanea, 3 workshop con docenti della New York University.
A cui si aggiungono 13 giorni di apertura straordinaria della mostra Art in School della Besharat Arts Foundation presso i plessi del Circolo Didattico di Zafferana Etnea.
L’evento si è svolto dal 18 al 21 luglio 2024, per il terzo anno consecutivo al Parco comunale di Zafferana Etnea: in occasione del festival oltre 200 professionisti della scena contemporanea internazionale si sono ritrovati sull’Etna per vedere e parlare di teatro e danza, a cui va aggiunto il vasto pubblico che la manifestazione gratuita riesce ad attrarre, composto soprattutto da non soliti fruitori teatrali.
Ciò conferma anche le importanti ricadute economiche e di coesione sociale per la comunità e il territorio che diventa centro accogliente per 40 artisti da tutto il mondo, 30 tra direttori artistici di teatri e festival, giornalisti e critici nazionali e internazionali, 70 operatori culturali siciliani, 30 giovani giurati, 10 giovani volontari europei, 12 giovani volontari e tirocinanti dall’Università di Catania e Messina.
Un momento di uno spettacolo
I vincitori
Tra i 13 corti performativi in gara, il voto della giuria di operatori ha determinato la vittoria del premio Miglior Corto – TR9 a Matomari No Nai, spettacolo di danza del duo portoghese Catarina Casqueiro e Tiago Coelho. L’opera esplora la relazione tra due corpi e le diverse metamorfosi che la simbiosi e il movimento tra i due performer suggerisce e ha convinto anche il pubblico e le altre compagnie aggiudicandosi la Menzione del Pubblico e la Menzione delle Compagnie, in aggiunta al premio Miglior Regia conferito dalla commissione tecnica di direttori artistici e programmatori e quello Critica e Stampa assegnato dai giornalisti e critici chiamati a giudicare gli spettacoli.
Tra gli altri premiati anche Leftovers di Josh Martin / Company 605 (Miglior Interpretazione), Tecniche di lavoro di gruppo di Dimore Creative (Miglior Drammaturgia e Premio Fondazione Claudia Lombardi per il teatro), What about Dante dell’egiziano Mounir Saeed (Fondo Valentina Nicosia per il tema affrontato), No di Annalisa Limardi (Fondo Valentina Nicosia per l’artista emergente e Premio Fondazione Claudia Lombardi per il teatro), El Porvenir - 1 di Caminantes Danza / Pepa Sanz (Menzione speciale Critica e Stampa) e Il Macello del duo Mattioli / Donzelli (Menzione Speciale della Giuria Giovani).
Matomari No Nai, corto vincitore di TR9
Il Network Anticorpi XL
Quest’anno, per la prima volta in nove edizioni del festival, si è aggiunta una quarta giornata, conclusasi con una serata, l’unico momento a pagamento di tutto l’evento, incentrata sul Network Anticorpi XL, rete italiana dedicata alla giovane danza d’autore di cui IterCulture da quest’anno è diventata referente regionale. Le opere portate in scena sono state Swan, di Gaetano Palermo - produzione La Biennale di Venezia, vincitrice del bando Danza Urbana XL 2024; Cuma di Michele Ifigenia Colturi e A Solo in the Spotlights di Vittorio Pagani, spettacoli selezionati dalla Vetrina della Giovane danza d’autore 2023.
TestiRiflessi
Oltre ai momenti di spettacolo, nei pomeriggi anche gli appuntamenti di TestiRiflessi per giovani sguardi, laboratori per bambini e bambine in un’area allestita con i progetti dei giovani allievi del Circolo Didattico di Zafferana, e di TestiRiflessiVersi e Racconti con le presentazioni dei libri di Lina Maria Ugolini e Vladimir Di Prima. Entrambi i momenti sono stati curati da Grazia Calanna de L’EstroVerso.
I pomeriggi di venerdì 19 e sabato 20 luglio hanno visto anche l'anteprima di una nuova produzione de La Piccionaia Tersite, testo di Tommaso Fermariello, regia di Tindaro Granata e con l’attore Francesco Wolf e lo studio aperto dell’opera È solo un lungo tramonto (menzione Franco Quadri al Premio Riccione 2023) di Jacopo Giacomoni, in residenza artistica a Teatri Riflessi grazie al supporto di European Festivals Fund for Emerging Artists – EFFEA, un’iniziativa della European Festivals Association (EFA), co-finanziata dall’Unione Europea e in partnership con gARTen – festival di teatro nel parco di Fondazione Claudia Lombardi per il teatro (Lugano).
Uno degli spettacoli in rassegna