Il riconoscimento dell’Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale per “il miglior contributo scientifico 2023”
L’Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale ha assegnato al gruppo di Geologia applicata dell’Università di Catania il premio per “il miglior contributo scientifico 2023”.
Il riconoscimento è parte di una serie di premi destinati a coloro che si sono distinti nel campo dell’attività scientifica nel settore della Geologia applicata e ambientale.
Gli autori del contributo - dal titolo UAV-Based Photogrammetry and Infrared Thermography Applied to Rock Mass Survey for Geomechanical Purposes e pubblicato sulla rivista internazionale Remote Sensing - sono Simone Mineo, Davide Caliò e Giovanna Pappalardo afferenti al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali.
“L’articolo premiato tratta dell’applicazione di tecniche di rilievo digitali e senza contatto allo studio di versanti rocciosi interessati da diffusa instabilità, incentivando le applicazioni digitali per la caratterizzazione di fenomeni così di impatto nella società odierna”, spiega Simone Mineo, uno dei ricercatori premiati nel corso dell’ottava edizione del convegno dell’Associazione Italiana di Geologia Applicata e Ambientale.
Le tecnologie di studio combinate nella ricerca sono la fotogrammetria aerea e la termografia ad infrarossi, e ciò rappresenta un approccio innovativo e sperimentale per il rilievo di ammassi rocciosi a rischio crolli e la modellazione dell’instabilità di versante.
“La vocazione digitale della ricerca nasce dall’esigenza di rendere ancora più attuali gli approcci convenzionali per lo studio delle frane in roccia. Ciò permette di estendere notevolmente le aree di rilievo minimizzando i costi ed aumentando l’accuratezza del dato”, sottolinea Giovanna Pappalardo, associata del gruppo che da diversi anni ormai si occupa dello sviluppo di tecnologie innovative a supporto dello studio delle frane.
In effetti, questa linea di ricerca ha un potenziale sociale non indifferente, in quanto “il rilievo delle frane con tecnologie digitali senza contatto consente di superare le limitazioni legate all’accessibilità di alcune aree e permette di raggiungere parti del versante altrimenti difficilmente rilevabili”, spiega Davide Caliò, assegnista di ricerca del gruppo.
Il premio si aggiunge ad una serie di altri riconoscimenti e traguardi raggiunti dal gruppo di ricerca, che attualmente lavora su diversi fronti in ambito nazionale ed internazionale, con progetti di ricerca e collaborazioni che coinvolgono altri centri ed università.
In foto da sinistra Davide Caliò, Simone Mineo, Domenico Calcaterra (presidente AIGA) e Giovanna Pappalardo