A conferire la segnalazione di eccellenza per la sezione “Processi e progetti formativi” è stata l’Associazione italiana formatori
Un percorso di ricerca e formazione che si attesta come buona prassi a livello nazionale. Per questo motivo l'Associazione italiana Formatori ha conferito al Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università di Catania la Segnalazione di Eccellenza - Premio Filippo Basile 2024, per la sezione Processi e progetti formativi.
Il prestigioso riconoscimento premia il progetto Eco-narrazioni. Atelier formativi per la cura educativa, nato dall’accordo di collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della formazione e il Comune di Ragusa e promosso e realizzato grazie al coordinamento scientifico dei docenti dell’ateneo catanese Gabriella D’Aprile, ordinaria di Pedagogia generale e sociale e presidente del corso di laurea in Scienze dell’educazione, e Giambattista Bufalino, ricercatore di Pedagogia generale e sociale.
Il Premio Filippo Basile è un riconoscimento tra i più importanti d’Italia nel settore, che valorizza le eccellenze che si occupano di formazione all'interno della Pubblica amministrazione italiana. In particolar premia, ogni anno, progetti e iniziative che si distinguono per la loro qualità, originalità e il loro positivo impatto nella Pubblica amministrazione.
Il premio, giunto alla sua ventiduesima edizione, è promosso dall’Associazione Italiana Formatori che si dedica allo sviluppo e al miglioramento delle pratiche formative in vari settori, compresa la Pubblica amministrazione.
Nei giorni scorsi, al Salone di rappresentanza di Palazzo Doria-Tursi del Comune di Genova, si è svolta la cerimonia di premiazione, nell’ambito della XXII edizione del Convegno dell’AIF. Presenti all’evento anche il ministro alla Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, insieme con il sindaco Marco Bucci e l’assessore al Personale e alle Politiche dell’istruzione, Marta Brusoni, del comune di Genova.
A ritirare il premio i coordinatori scientifici del progetto, i docenti Gabriella D’Aprile e Giambattista Bufalino, l'assessore alla Pubblica istruzione del comune di Ragusa, Catia Pasta, e le referenti dello spazio “SoffiaSogno” della Biblioteca Civica di Ragusa, Francesca Aparo e Roberta Nicastro.
In foto da sinistra da sinistra Giambattista Bufalino, Gabriella D’Aprile, Catia Pasta, Robertina Nicastro, Francesca Aparo
Il percorso formativo EcoNarrazioni. Atelier formativi per la cura educativa ha coinvolto cento docenti della scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado della città di Ragusa e ha avuto come obiettivo quello di arricchire la professionalità dei docenti dal punto di vista teorico, metodologico, applicativo sui temi della formazione ecologica, adottando la narrazione come dispositivo pedagogico-educativo.
L’intento formativo è stato duplice: da un lato, valorizzare la pratica educativa della narrazione per migliorare il rapporto tra le giovani generazioni e la lettura, costruendo comunità educanti e narranti; dall’altro, promuovere una formazione ecologica, sviluppando competenze per promuovere gli obiettivi dell’Agenda 2030.
«Il prefisso Eco - sottolinea la prof.ssa Gabriella D’Aprile del Dipartimento di Scienze della formazione - non riguarda solo l’impegno in senso ecologico/ambientalistico, ma richiama anche una prospettiva pedagogica di ecologia profond”, dal valore ontologicamente relazionale, che metta al centro i legami con la Natura, matrice e madre, e con la Vita, ancor più oggi nella contemporaneità, in cui vi è una concezione dell’esistenza fondata sul culto dell’individualismo, in cui il senso di comunità sembra affievolirsi, nello spettro di una solitudine affettiva».
«Per abitare la terra occorre promuovere un’eco-saggezza, in cui si interpreta il proprio progetto esistenziale nell’essere in relazione, per sviluppare un autentico senso di comunità̀ di destino – ha aggiunto -. In questa prospettiva, il costrutto eco-narrazione pone l’attenzione sia su temi ecologici sia su percorsi educativi che promuovono un esercizio della relazione, in cui ogni essere vivente ha un’identità narrativa di Soggetto».
«Un percorso formativo – ha spiegato l’assessore comunale ragusano Catia Pasta - che ha avuto un riscontro importante, molto partecipato da parte dei docenti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado che vedono la narrazione come uno strumento indispensabile di interazione con gli altri, una pratica educativa per dare voce ad esperienze, vissuti, per creare traccia evocativa nella memoria, ma soprattutto un mezzo per condividere il significato dei contenuti».
«Nei contesti scolastici, le docenti e i docenti che si avvalgono della narrazione pongono uno sguardo attento alle relazioni, cercando di creare legami inclusivi, di solidarietà e cooperazione – ha aggiunto -. È stato interessante confrontarsi a Genova con grandi progettualità volte alla formazione nella pubblica amministrazione. Avere avuto un riconoscimento di "Eccellenza" come piccola realtà, in mezzo a progetti regionali e nazionali portati avanti da istituti come Inps, Banca d’Italia, Regione Sardegna ed altri ancora, per noi è sicuramente non solo motivo di vanto, ma soprattutto un incentivo uno stimolo a fare sempre meglio e di più per il mondo della scuola e per i nostri bambini».
«La portata di questo riconoscimento – ha precisato il prof. Giambattista Bufalino - non solo sancisce un importante traguardo scientifico, ma testimonia l'efficacia di un impegno profuso sul territorio non solo come iniziativa di public engagement e di Terza Missione, ma anche come impegno culturale per promuovere esperienze di educazione diffusa con un forte impatto in senso trasformativo e sociale sulla scuola e sulla comunità iblea».
«La collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della formazione dell'Università di Catania e il Comune di Ragusa ha inaugurato una nuova alleanza formativa – ha aggiunto -. È nostra ferma intenzione proseguire in questa direzione “generativa”, per continuare a innovare».