Accademia Gioenia tra storia, innovazione e nuove generazioni

Inaugurato il 202° anno di attività nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania

Chiara Musumeci, Andrea Spadaro e Calogero Genco

«A tutti i soci che hanno proposto e sostenuto le iniziative, a tutti quei soci che hanno partecipato alle iniziative determinandone il loro successo». Con queste parole il prof. Daniele Condorelli, presidente dell’Accademia Gioenia di Catania, ha aperto la cerimonia di inaugurazione del 202° anno di attività nel corso di una cerimonia nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Università di Catania.

Una cerimonia che ha registrato l’intervento del rettore Francesco Priolo che ha rinnovato la sinergia tra l’Università di Catania e l’Accademia Gioenia evidenziando da parte dell’ateneo catanese «il massimo aiuto, supporto per tutte le azioni che si vorranno fare».

Al tempo stesso il rettore Francesco Priolo ha ricordato la concessione degli spazi di Palazzotto Biscari e di Palazzo Sangiuliano, quest’ultimo assegnato di recente all’Accademia Gioenia proprio per ampliare la biblioteca. Nel suo intervento il rettore si è soffermato sull’assegnazione del premio quinquennale Grimaldi, in collaborazione con l’omonima fondazione di Modica.

A seguire il presidente dell’Accademia Gioenia, Daniele Condorelli, ha menzionato i numerosi lavori svolti nel corso dell’anno precedente tra cui le adunanze pubbliche, i caffè scientifici, gli eventi caratteristici della vita dell’ateneo.

«Vi sono stati anche diversi seminari, conferenze, presentazioni di libri», ha aggiunto ricordando anche tre eventi di particolare importanza: la Lectio Gioenia, conferenza tenuta su invito da un’eminente personalità scientifica e in collaborazione con la Scuola Superiore di Catania; l’assegnazione del Premio quinquennale Grimaldi in collaborazione con l’omonima fondazione di Modica per una lavoro di fisica; l’organizzazione di un convegno della durata di un’intera giornata con nove relatori, presidenti, delegati di varie accademie nazionali sul tema Le Accademie nella Società odierna che si è svolto il 24 maggio 2024 per celebrare i 200 anni di fondazione dell’Accademia Gioenia.

Il rettore Francesco Priolo

Un momento dell'intervento del rettore Francesco Priolo, al suo fianco il presidente dell'Accademia Gioenia, il prof. Daniele Condorelli

«L’Accademia Gioenia è stata fondata il 16 maggio 1824 nell’aula magna dell’Università di Catania e ha sempre rappresentato un centro culturale per la città di Catania», ha spiegato il prof. Condorelli. «Nel corso del convegno del maggio scorso abbiamo avuto la possibilità di confrontare le varie esperienze culturali, le storie delle diverse accademie al fine di programmare le attività future per poter incidere maggiormente sulla società attuale», ha aggiunto.

«Incontri come questo – ha precisato - servono a promuovere il dialogo e la cooperazione tra studiosi di diverse discipline scientifiche, ma anche la divulgazione scientifica su un vasto panorama di argomenti, come ben si addice ad un’Accademia con una missione interdisciplinare, indirizzata al coinvolgimento dei più giovani sulla divulgazione scientifica e che vuole coinvolgere ricercatori, dottorandi, laureati e laureandi con un focus sulle presentazioni e dimostrazioni pratiche dei metodi scientifici».

Il presidente, nella sua relazione, si è anche soffermato sull’editoria evidenziando «la pubblicazione di un nuovo volume degli Atti dell’Accademia Gioenia che ha l’obiettivo di voler lasciare una traccia affidabile di ciascun anno accademico».

«A questo occorre aggiungere anche l’avvenuta pubblicazione del continuo del Der Aetna grazie al contributo dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – ha aggiunto -. Grazie ai finanziamenti del Ministero dei beni culturali la biblioteca dell’Accademia Gioenia ha effettuato una catalogazione dei reperti (attività che proseguirà anche nel corso del 2025), con l’obiettivo di valorizzare un fondo antico troppo a lungo ignorato».

Un momento della cerimonia

Un momento della cerimonia

«Il comitato editoriale dell’Accademia – ha detto in chiusura di intervento il prof. Condorelli - si è occupato anche della rivista scientifica in digitale di cui è stato pubblicato un numero speciale sui primi 200 anni accademici, realizzato anche in cartaceo in tiratura limitata. A tutto ciò si aggiunge il riconoscimento come istituzione culturale nazionale».

La cerimonia è proseguita con la lectio gioenia del prof. Giovanni Russo dal titolo Le onde ci pervadono: un viaggio attraverso i fenomeni ondulatori nei solidi, nei fluidi e nel vuoto (vai all'articolo).

In chiusura sono stati ricordati i soci scomparsi - Antonino Recca, Giancarlo Magnano San Lio, al quale è stato intitolato il Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, Luigi Tortorici e il premio Nobel per la chimica James Fraser Stoddart – e sono stati consegnati i diplomi ai nuovi soci.

Sono stati nominati soci onorari i docenti Maurizio Prato, Daniele Struppa, Giovanni Onore, mentre come soci effettivi Marco Viccaro, Agatino Russo e Antonella Agodi. E ancora come nuovi soci corrispondenti Emanuela Di Martino, Marco Fichera, Alessia Tricomi, Guglielmo Guido Condorelli, Giuseppe Musumeci, Gaetana Mazzeo, Santo Signorelli, Corrado Virgilio.

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