Alla Cittadella universitaria vetrina sulle invenzioni e i prodotti realizzati nel primo anno di vita dall’Ecosistema siciliano dell’Innovazione
Una rete di sensori per la gestione delle Smart Road, che consente di monitorare il comportamento visivo dei guidatori e fornisce in tempo reale parametri per migliorare la sicurezza stradale. Un elettrolizzatore alcalino a bassa temperatura con elementi nanostrutturati a base di metalli non preziosi, che riesce a portare a termine l’elettrolisi dell’acqua di mare.
Dei ‘nasi’ tecnologici progettati utilizzando nano-materiali in grado di rilevare specifici gas come ossido di azoto, ammoniaca, acido solforico, idrogeno e altri composti organici volatili, facili da impiegare in aree industriali e a rischio. BioChip e Microsistemi avanzati per dispositivi mobili e la valutazione medica in vitro, da impiegare per l’analisi di microRNA, biomarcatori molecolari per le malattie associate all’Alzheimer, e altri dispositivi microfluidici per micro-organosfere da impiegare come sistemi cellulari 3D surrogati di modelli in vivo per affrontare il trattamento personalizzato di malattie come l’epatocarcinoma. O ancora un dosimetro in Carburo di Silicio che permette di dosare efficacemente i fasci di radiazione ionizzante dei trattamenti radioterapici.
Un pratico e maneggevole dispositivo di controllo di fluorescenza che individua velocemente la presenza di funghi patogeni sui frutti o sulle piante grazie a un sensore e a un comune smartphone, fornendo un test attendibile sullo stato di salute di piante e frutti. E, infine, un divertente serious game pensato per promuovere il Castello Normanno di Aci Castello, insegnando ai giocatori concetti storici e culturali mentre si divertono: l'ambiente di gioco virtuale riflette a tutti gli effetti le stanze reali del castello attraverso cui il giocatore naviga, collezionando oggetti nell'inventario ed utilizzandoli per risolvere gli enigmi basati sulla storia del suggestivo maniero.
La presentazione del dispositivo di controllo di fluorescenza che individua velocemente la presenza di funghi patogeni sui frutti o sulle piante
Quelli elencati sono soltanto alcuni dei prototipi del ricco “portfolio” di progetti dell’Ecosistema dell’Innovazione Samothrace, finanziato con i fondi del Pnrr, di cui è capofila l’Università di Catania: i progetti sono stati presentati venerdì scorso alla Cittadella universitaria, dodici mesi dopo l’avvio ufficiale delle iniziative.
Grazie alla leva delle tecnologie abilitanti della micro e nano elettronica, Samothrace si articola in nove progetti ‘raggio’, riguardanti sei aree di applicazione strategiche per l’economia e la società della Sicilia: Energia, Ambiente, Smart Mobility, Sistemi intelligenti per l’agricoltura di precisione, Salute e Beni culturali. Il finanziamento triennale ottenuto, superiore ai 120 milioni di euro ha già permesso di procedere preliminarmente all’assunzione di 115 ricercatori e all’attivazione di 70 borse di dottorato di ricerca.
“Samothrace” è gestito da una fondazione costituita da 17 membri fondatori e 28 partner complessivi tra cui 4 università, 5 istituti di ricerca, 4 grandi aziende di livello internazionale e 10 piccole e medie imprese. Oltre ai quattro atenei siciliani e agli enti di ricerca, hanno aderito al partenariato la UPMC Italy (divisione italiana della University of Pittsburgh Medical Center), la STMicroelectronics, la Meridionale Impianti, la Quantum Leap, aziende quali TopNetwork, Etna Digital Growth, STLab, Etna HiTech, Power Evolution, Engineering Ingegneria Informatica, Bcame, LPE, Xenia Progetti, Rainshow, Advanced Medical Engineering Devices ed altri enti pubblici e privati (Parco Scientifico e Tecnologico Sicilia, Fondazione Emblema, Distretto Tecnologico Micro e nano Sistemi Sicilia, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Istituto Ortopedico Rizzoli, INGV, Fondazione Bruno Kessler).
«Il valore aggiunto di tutti questi progetti – ha osservato il vicesindaco di Catania Paolo La Greca, presente alla convention Samothrace: year one and more anche in veste di docente universitario – è soprattutto la collaborazione tra settori disciplinari distinti e apparentemente distanti: una sinergia niente affatto scontata».
Un momento dell'incontro nell'aula magna dell'Edificio della Didattica alla Cittadella universitaria
«La nostra missione di ‘incubatore di proprietà intellettuale’ ci permette di perseguire uno dei principali obiettivi di Samothrace – ha sottolineato il presidente della Fondazione Salvo Baglio -, cioè ingenerare un effetto moltiplicatore sulle risorse assegnate dal Pnrr e ottenere un impatto concreto nel territorio e nella società: non a caso, alcune di queste invenzioni sono state già brevettate, altre, più mature tecnologicamente, lo saranno a breve. Ma ancora tante iniziative ci aspettiamo nei prossimi due anni, come dimostrano questi due giorni di lavori intensi ed estremamente produttivi, che hanno visto tantissimi partecipanti, interazioni, networking, confronto, presentazioni. Tantissimi risultati di rilievo e prodotti già ad un anno dall’inizio delle attività, brevetti sottomessi, idee di spin-off, ulteriori nuove idee».
«È emozionante toccare con mano ciò che si è progettato – ha aggiunto il dirigente del Ministero Fabrizio Cobis -, e che finalmente rende visibile a tutti un gran lavoro amministrativo, gestionale e di ricerca, nel quale sono impegnati quotidianamente anche tanti giovani e tante donne e che aspira a fornire delle risposte ad esigenze della vita di tutti i giorni».
«E’ un progetto vero e vivo – ha esclamato il rettore Francesco Priolo -, abbiamo potuto ammirare un grande campionario di prototipi che porteranno certamente innovazione concreta in tanti settori, grazie all’utilizzo virtuoso delle micro e nanotecnologie: sono senza dubbio i semi di una pianta che riuscirà a crescere vigorosa».
«Samothrace – ha osservato il sindaco Enrico Trantino, ospite d’onore della kermesse - si configura come una chiave di lettura positiva rispetto a quella sonnolenza che spesso caratterizza la nostra Sicilia. Ho riscontrato una vetrina di eccellenze, un dinamismo e una straordinaria fonte di opportunità di crescita per il territorio, una testimonianza innegabile della professionalità tecnica e della competenza dei nostri giovani. Questi progetti non solo indicano il potenziale della Sicilia, ma dimostrano che, quando si offre alle nuove generazioni l'opportunità di esprimere la propria professionalità, prorompe la vivacità d’ingegno».
La presentazione di un dispositivo microfluidico per biopsia liquida con rilevazione plasmonica o dielettroforesi
L’officina diffusa di Samothrace, che coinvolge centinaia di persone in tutta la Sicilia, è inoltre al lavoro su dispositivi a basso costo in grado di accumulare energia realizzati con nanostrutture innovative, celle solari hi-tech che impiegano l’innovativo materiale “Perovskite”, un rilevatore per plasmi di fusione, chemosensori per rilevare composti organici volatili ambientali, spettrofotometri per il monitoraggio dell’anidride solforosa per la predizione e l’allerta delle eruzioni vulcaniche, una pinzetta acustica con uno spettrometro RAMAN portatile a fibra ottica, in grado di intrappolare ed analizzare particelle millimetriche e sub-millimetriche di materiali diversi (plastiche, rocce, lava) in aria, nonché micro e nano-plastiche e inquinamenti chimici dispersi in liquido.
E ancora, nel ‘pillar’ Salute, un dispositivo microfluidico per eseguire biopsie liquide con rilevazione plasmonica o dielettroforesi, utile a rilevare proprietà fisiche ed elettriche in una miscela di linee cellulari umane neoplastiche, tramite rilevamento di parametri di rotazione cellulare.
Alcuni prototipi mirano a introdurre innovazione nel settore dell’Automotive (batterie elettriche o fusibili elettrici) o lo sviluppo di un sistema di sensori per rilevare le collisioni sulle barriere di sicurezza poste lungo le arterie stradali, altri ancora tendono a intervenire sullo stato di conservazione del patrimonio culturale, ad esempio con dispositivi innovativi su scala micrometrica multifunzionali che rilevano grandezze fisiche come vibrazioni, radiazioni e temperatura, di interesse nel contesto di musei, sale espositive e ambienti all'aperto, o con la sperimentazione di una serie di nanomateriali in grado di consolidare, proteggere o restaurare alcune tra le più preziose e delicate testimonianze del nostro passato storico.
Tra le strumentazioni messe a punto, un sistema basato su avanzate tecnologie di meccatronica e data processing che può effettuare diagnosi in situ di opere pittoriche, ricavando informazioni sulla natura dei pigmenti utilizzati per le tele, sulle tecniche pittoriche e sul processo creativo utilizzato dall'artista nella realizzazione della propria opera.
Il sistema basato su avanzate tecnologie di meccatronica e data processing che può effettuare diagnosi in situ di opere pittoriche
I sistemi intelligenti per l’agricoltura comprendono infine lo sviluppo di un sistema compatto, portatile ed a basso costo per il monitoraggio delle emissioni di Anidride Carbonica dal suolo o da superfici acquatiche, derivati da processi antropici e naturali, di kit “ready-to-use” per individuare i più comuni virus del pomodoro, e un sensore elettrochimico che consente di individuare nitrati nell’acqua di irrigazione degli agrumi, potenzialmente cancerogeni per l’organismo umano.
«Tutto ciò che concorre, insomma, a immaginare un futuro più sostenibile e innovativo per la Sicilia», ha sottolineato il rettore Francesco Priolo.
«Scommettere sull'innovazione e sulla tecnologia – ha concluso il sindaco Enrico Trantino - rappresenta un investimento nel futuro della nostra terra. Catania, in particolare, grazie all’impegno dell’amministrazione e dell’Università, può emergere come la capitale della scienza e della tecnologia, guidando il cammino verso una Sicilia che non solo può competere a livello nazionale ma può anche brillare a livello internazionale. Il nostro dovere morale di trattenere i giovani assume una nuova prospettiva, in quanto sono loro la risorsa chiave per risvegliare la nostra comunità e superare le sfide. Samothrace è un esempio tangibile di come possiamo elevarci al di sopra delle nostre contraddizioni, e sono fiducioso che, con la giusta enfasi sull'innovazione, la tecnologia e il sostegno alle nuove generazioni, possiamo guardare al futuro con ottimismo e determinazione».
Il tavolo dei relatori. Da sinistra Giovanni Muscato, Salvo Baglio, Fabrizio Cobis, Francesco Priolo, Enrico Trantino e Gianluca Cicala