Intervista al clarinettista Angelo Litrico che si è esibito, in occasione del Bellini International Context, col Quartetto d’archi “Vincenzo Bellini”
Nell’ambito del Bellini International Context risuonano le note di due compositori che hanno dato un importante impulso all’opera romantica: Giacomo Meyerbeer e Gaetano Donizetti.
Una formazione composta dal Quartetto d’archi “Vincenzo Bellini” – con Alessandro Cortese e Giovanni Cucuccio al violino, Luigi De Giorgi alla viola e Vadim Pavlov al violoncello - e il clarinettista Angelo Litrico si è esibita, il 12 settembre scorso, nel meraviglioso scenario del Castello Ursino di Catania.
Con l’esecuzione del quintetto per clarinetto e quartetto d’archi in Mib Magg. di Meyerbeer e il quartetto d’archi n. 18 in Mi min di Donizetti la formazione ha raccontato il rapporto tra ottocento operistico nella musica da camera, i punti di contatto con il compositore catanese Vincenzo Bellini e la novità del clarinetto come strumento emergente nel periodo romantico.
Il tutto in un clima che ha riportato ai concerti che si svolgevano nei salotti borghesi ottocenteschi, nell’atmosfera avvolgente tra musicista e pubblico.
Il maestro Angelo Litrico nella video intervista racconta alcuni elementi salienti del programma e il coinvolgimento del clarinetto nell’opera e nella musica da camera dell’Ottocento.