Si è conclusa la General Assembly del progetto che riunisce dieci università del Vecchio Continente, il prossimo quadriennio finanziato con 14 milioni di euro
«Eunice non è più un semplice progetto, è un sogno che stiamo realizzando tutti insieme. Un grande ateneo europeo, con sedi in dieci Paesi dal Portogallo alla Polonia, dalla Scandinavia alla Grecia e alla Sicilia, che permetterà a ciascuno degli studenti iscritti di frequentare corsi e ottenere titoli in ciascuno dei dieci atenei alleati. È stata una sfida ambiziosa che abbiamo colto tre anni fa, e che oggi passa ad una nuova fase, forte delle ultime tre adesioni. Ai nostri giovani dico con convinzione: Eunice è per voi».
Nell’aula magna dell’Università di Catania il rettore Francesco Priolo lunedì scorso ha inaugurato ufficialmente i lavori dell’assemblea generale dell’Alleanza europea che vede insieme le università di Catania, la polacca Poznan University of Tecnology (coordinatrice), il Brandenburg University of Technology Cottbus-Senftenberg dalla Germania, l’iberica Universidad de Cantabria che ha sede a Santander, l’Università di Mons (Belgio), l’Université Polytechnique Hauts-de-France di Valenciennes e l’Università di Vaasa (Finlandia), a cui di recente si sono aggiunti gli atenei di Peloponneso (Grecia), Viseu (Portogallo) e Karlstad (Svezia).
Eunice è una delle quasi cinquanta Università europee istituite nell’Ue: alleanze di istituti di istruzione superiore che cooperano in materia di formazione, ricerca e innovazione, a vantaggio degli studenti e della società in generale, con l’obiettivo di aumentare la competitività internazionale degli atenei e di essere attori del cambiamento nelle varie regioni di appartenenza, grazie alla collaborazione con quasi 1700 partner associati che vanno da organizzazioni non governative (ONG), imprese, città, autorità locali e regionali.
Il summit internazionale ha visto la partecipazione dei rettori Teofil Jesionowski (Poznan), Michael Hübner (Brandeburgo), Angel Pazos (Cantabria), Philippe Dubois (Mons), Abdelhakim Artiba (Valenciennes), Minna Martikainen (Vaasa), Jerker Moodyson (Karlstad), Josè Costa (Viseu), Athanassios Katsis (Peloponneso), con le loro nutrite delegazioni di referenti delle relazioni internazionali e degli staff Eunice, l’acronimo che sta per European University for Customized Education, il consorzio di atenei istituito nel 2020 e finanziato dall’Unione europea tramite il programma Erasmus+, la cui missione è quella di riuscire ad offrire al proprio bacino di studenti percorsi educativi unici e personalizzati, promuovendo approcci interdisciplinari e multiculturali e il consolidamento di una ‘cittadinanza europea’.
I rettori delle dieci università che aderiscono a Eunice
Nel corso dei lavori, introdotti dagli indirizzi di saluto dei rettori e dai contributi della project officer dell’Ue Ivona Jabloska e del project leader di Eunice Pawel Sniatala, sono stati evidenziati i principali risultati ottenuti nella prima fase di Eunice, il ‘triennio pilota’, anche grazie al supporto di un suggestivo video-racconto, ed è stato contemporaneamente dato l’avvio ufficiale alla seconda fase: Eunice4U, così è stata chiamata, rifinanziata fino al 2027 con uno stanziamento di oltre 14 milioni di euro.
Nella General Assembly di Catania – articolata in sessioni plenarie e ‘tavoli’ tematici - hanno preso quindi forma gli obiettivi e le strategie future, incentrate sull’allineamento dei processi accademici e amministrativi fra le università partner, sull’ampliamento dell’offerta accademica condivisa e sulla promozione dell’eccellenza pedagogica e dell'innovazione nelle università dell’alleanza, e sullo sviluppo di futuri titoli europei congiunti.
«Le università che aderiscono al Progetto Eunice – ha sottolineato il prof. Teofil Jesionowski, rettore della Poznan University of Technology, nel corso della sessione inaugurale - stanno implementando il sistema educativo, i tirocini e naturalmente la ricerca. Eunice4U si rivolge soprattutto ai giovani, agli studenti, alle nuove generazioni, per la diffusione della cultura e delle tematiche del futuro, quali il cambiamento climatico, la digitalizzazione e la trasformazione della conoscenza».
Per il rettore Angel Pazos, a capo dell’Università della Cantabria, «in soli tre anni siamo riusciti a mettere insieme corsi online, stage internazionali e attività culturali. Ora stiamo lavorando per coordinare la nostra ricerca e sviluppare titoli congiunti nel quadro dei titoli europei: questa è la strada per formare studenti capaci di affrontare le sfide della nostra società in Europa».
Il rettore dell’Université Polytechnique Hauts-de-France, Abdelhakim Artiba, si è detto inoltre “orgoglioso di quello che il team di Eunice è riuscito a realizzare: programmi di eccellenza, master programs, connessione con industrie, short mobility e programmi di ricerca, programmi di sviluppo delle nostre conoscenze. E auspico nuovi e ulteriori programmi di sviluppo anche al di fuori dei confini dell’Europa, in nuovi settori di interesse per tutte le nostre università».
Infine, la rettrice dell’Università finlandese di Vaasa, Minna Martikainen, ha definito l’alleanza a dieci come «una piattaforma della conoscenza e dell’insegnamento che avanza verso un livello successivo. Il nostro comune obiettivo deve essere dunque la possibilità di indirizzare il know-how, la conoscenza e la ricerca in Europa verso un gradino più alto, grazie all’impegno di tutti i partner».
Eunice, i rappresentanti delle delegazioni dei dieci atenei