Da Catania a New York per studiare la solidarietà tra Stati membri dell’Ue

Claudia Cinnirella, assegnista di ricerca in Diritto dell'Unione europea, racconta la propria esperienza al Centro Jean Monnet dell’ateneo americano

Alfio Russo
Il 22 di Washington Square Park
Un momento dello show "Hamilton" a Broadway
La terrazza del Jean Monnet Center di New Yotk
Washington Square Park, l'area dedicata al gioco degli scacchi

«Come sono arrivata fin qui, a New York? Grazie al mio interesse per il Diritto dell’Unione Europea nato quando ero ancora una studentessa al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania. Un interesse che si è sviluppato in modo abbastanza costante attraverso attività studentesche, soggiorni di ricerca e summer school». Claudia Cinnirella comincia così il suo racconto sull’esperienza vissuta al Centro Jean Monnet della New York University.

Assegnista di ricerca in diritto dell’Unione Europea dell’ateneo catanese, Claudia Cinnirella ha cominciato il suo percorso di “specializzazione” in questa materia scrivendo la tesi di laurea. Una passione, quella per il Diritto dell’Ue, rafforzata poi con un dottorato nella stessa materia che le ha aperto le porte ad un tirocinio nel gabinetto di uno dei giudici italiani presso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

«Un’esperienza vissuta lo scorso anno grazie al sostegno, in questo percorso, del Dipartimento di Giurisprudenza che, tra le altre cose, ha finanziato alcune mobilità internazionali come la mia ricerca al Max Planck di Lussemburgo o il programma Erasmus in Irlanda durante i miei anni da studentessa e più di recente il mio soggiorno di ricerca a New York», aggiunge.

Claudia Cinnirella a New York

L'assegnista di ricerca Claudia Cinnirella in un momento di svago a New York

La ricerca grazie ad una Emile Noël Fellowship

«Quest’anno ho avuto l’opportunità di trascorrere il secondo semestre al Centro Jean Monnet della New York University grazie ad una Emile Noël Fellowship, una prestigiosa borsa che consente a studiosi di diritto di sviluppare un proprio progetto di ricerca sotto la guida dei direttori del centro americano, circondati da una vibrante comunità scientifica», continua l’assegnista etnea.

A New York, la giovane studiosa ha sviluppato il progetto di ricerca denominato Liminal Solidarity. The deconstruction of Member States’ Interdependence within the EU Transitional Legal Order mirato ad indagare il ruolo del principio di solidarietà tra Stati membri nelle fasi di adesione e recesso dall’Unione Europea. 

«In questi due momenti costitutivi della membership europea si genera un ordine giuridico "misto" in cui le categorie del diritto internazionale tendono a mescolarsi con quelle proprie del diritto dell’Ue, sfumando il ruolo e le funzioni del principio di solidarietà tra Stati», continua. 

In che modo l’UE è chiamata ad assistere i Paesi candidati all’adesione nella prevenzione e nella gestione delle crisi transnazionali? Quali sono gli effetti del recesso sui diritti e gli obblighi di solidarietà derivanti dall’appartenenza all’Unione? Sono alcune delle domande alle quali Claudia Cinnirella ha cercato di offrire risposta tramite la sua ricerca.

Skyline di New York dalla Residenza "D’Agostino Hall" della NYU

Skyline di New York dalla Residenza "D’Agostino Hall" della NYU

Il Jean Monnet Center di New York

«Uno straordinario hub di studiosi di diverse provenienze, accademiche e geografiche, che si trovano a diversi stadi delle loro carriere accademiche tra dottorandi, post-doc, ricercatori e professori e che lavorano a progetti di ricerca molto diversi tra loro, sia nei contenuti, sia nelle metodologie della ricerca». Lo descrive così Claudia Cinnirella, di ritorno a Catania dopo l’importante esperienza professionale e personale vissuta a New York.

«Nella splendida cornice del 22 di Washington Square Park, i fellow sono invitati, con cadenza settimanale, a discutere e commentare i rispettivi progetti di ricerca sotto la guida dei direttori del centro, i docenti Gráinne De Búrca e Joseph Weiler – continua -. Il dibattito prosegue spesso in modo informale durante il pranzo, organizzato nel lounge o, nelle giornate più miti, nella splendida terrazza del centro, durante le quali ci si ritrova a condividere spunti di ricerca, letture, e talvolta a creare nuove sinergie per la stesura di progetti comuni». 

«Tra i numerosi ospiti del centro si contano spesso anche accademici di passaggio a New York, molti dei quali provenienti dall’Europa, che decidono di far visita al centro e presentare una bozza di articolo, un progetto di monografia o una idea per una grant proposal, contribuendo ad arricchire la vita del centro», spiega. 

«L’ambiente è molto amichevole e favorisce la percezione di far parte di una comunità di studiosi anche grazie all’organizzazione di diverse esperienze condivise, come gruppi di lettura e cineforum – racconta l’assegnista -. Durante il soggiorno di ricerca, tra l’altro, abbiamo avuto l’occasione di assistere, in qualità di ospiti del centro, al famoso show di Broadway "Hamilton". Insieme allo skyline, notevole se si alloggia nella residenza della New York University, le passeggiate lungo l’Hudson e per Central Park, i molteplici concerti jazz e le numerosissime esposizioni d’arte temporanee, New York offre una straordinaria cornice per un soggiorno di ricerca».