La delegazione dell’ateneo cinese è stata ospite di Unict per ampliare l’offerta formativa per studenti e docenti
Nuovi orizzonti formativi e culturali sull’asse Catania-Fujian. L’accordo di cooperazione tra l’Università di Catania e la Fujian Normal University è destinato ad ampliarsi oltre allo sviluppo del programma di collaborazione in Scienze motorie e sportive che già nel prossimo anno vedrà i primi 60 studenti cinesi conseguire il titolo di laurea triennale nell’ateneo catanese.
Ieri mattina, infatti, una nutrita delegazione della Fujian Normal University – composta dal vice rettore Chen Qinghua, dal direttore dell’ufficio internazionalizzazione Wang Shaoxiang, dal direttore del Dipartimento in Scienze motorie e sportive Chen Zhenzhen, dal direttore del Dipartimento in Scienze ambientali e delle risorse Zhang Chengdong, dal direttore del Dipartimento delle Belle arti Luo Liping e dal direttore del Dipartimento di Energia fotonica ed elettronica Zhang Xianzeng – sono stati ricevuti dalla prof.ssa Lucia Zappalà, delegata all’Internazionalizzazione, dal prof. Giuseppe Musumeci del Biometec (coordinatore per Unict dell’accordo di cooperazione) e dai dirigenti dell’area per la Didattica e per la Terza missione, rispettivamente Giuseppe Caruso e Rosanna Branciforte.
La delegazione della Fujian Normal University insieme con il prof. Giuseppe Musumeci
Al centro dell’incontro – che ha previsto anche diversi momenti alla Torre Biologica dove sono stati accolti dalla direttrice del Biometec, la prof.ssa Maria Angela Sortino e dai docenti del dipartimento - il possibile ampliamento della collaborazione, in particolar con il corso di laurea magistrale in Scienze motorie visto che attualmente i 60 studenti cinesi possono frequentare solo il corso di studi triennale.
«Tra gli sviluppi futuri di questo percorso collaborativo anche la possibilità di posizioni riservate per master e dottorati di ricerca – ha spiegato la prof.ssa Lucia Zappalà -. Stiamo lavorando in particolar modo all’approvazione di un progetto nell’ambito del Next Generation EU che ci potrebbe consentire di rafforzare la mobilità degli studenti e docenti in diversi campi della conoscenza. Credo che l’accordo attuale rappresenti una best practice da utilizzare nei rapporti con gli altri atenei stranieri grazie all’azione sinergica di tutte le aree dell’Università di Catania».
A far da eco all’importanza della collaborazione tra i due atenei anche i dirigenti Giuseppe Caruso e Rosanna Branciforte che hanno rimarcato «come nel 2024, con il conferimento del titolo di laurea ai 60 studenti cinesi e all’ampliamento dell’accordo di collaborazione, si raccoglieranno i risultati di un duro lavoro che ha visto impegnate le due aree amministrative per ben quattro anni».
La delegata all'Internazionalizzazione di Unict, Lucia Zappalà, e il vice rettore della Fujian Normal University, Chen Qinghua
Il vice rettore Chen Qinghua della Fujian Normal University, nel ribadire l’importanza della collaborazione, ha sottolineato «come i rapporti, nei diversi campi, tra Italia e Cina risalgono ai tempi di Marco Polo e questo accordo valorizza quelli accademici tra due importanti atenei». In questo contesto Chen Qinghua ha avanzato la proposta «di attivare un corso di laurea in Storia dei rapporti tra Cina e Italia».
Nel corso del suo intervento ha rimarcato «l’esperienza in campo internazionale della Fujian Normal University grazie agli accordi con diversi atenei europei e l’importanza del rafforzamento della collaborazione con l’Università di Catania».
In particolar modo Chen Qinghua ha auspicato «un potenziamento delle attività di ricerca per i docenti di entrambi gli atenei e l’ampliamento delle attività formative per gli studenti cinesi dei corsi di laurea triennale, e possibilmente anche alle lauree magistrali, e dei corsi di dottorato di ricerca in campo ambientale e umanistico, ingegneristico e delle arti».
A conclusione dell’incontro si è tenuta, nell’aula magna del Palazzo centrale, la cerimonia di conferimento del titolo di professore onorario della Fujian Normal University al docente Giuseppe Musumeci (leggi l'articolo).
Le delegazioni dei due atenei nell'aula magna del Palazzo centrale